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MONZAMBANO

MONZAMBANO
Situato nell’Alto mantovano a ridosso del lago di Garda, con i suoi 4.900 abitanti, Monzambano è definito anche il “paese dei due castelli”.  Raggiungendo la località infatti si distinguono il castello di Monzambano e quello di Castellaro Lagusello a rievocare antiche suggestioni medievali. A caratterizzare il centro storico e ad animarne la vita culturale è la piazzetta delle Arti e Mestieri, recentemente ristrutturata, dalle quale si gode uno stupendo panorama sulla vallata del fiume Mincio. Insignito della Bandiera arancione dei Borghi più belli d’Italia, il territorio vede la presenza di eccellenze agricole. Tra le manifestazioni di interesse turistico c’è la Festa dell’uva, la terza domenica di settembre. Si tratta di una sagra molto affollata, con numerosi chioschi per la vendita dell’uva.  

DA VEDERE                                       

CASTELLARO LAGUSELLO
Pochi chilometri al di fuori dell’abitato di Monzambano, si trova il centro storico di Castellaro Lagusello, insignito della “Bandiera Arancione” dal Touring Club Italiano e inserito tra “I Borghi più belli d’Italia”. Fortificato da una cinta muraria lunga 115 metri, fu acquistato verso la fine del XVI secolo dai Gonzaga di Mantova. Di rilevante interesse anche Villa Arrighi, antica residenza privata oggi sede di un importante archivio storico. Passeggiando tra le strette e suggestive vie del borgo si raggiunge il caratteristico lago a forma di cuore.
La storia di Castellaro si perde nei tempi: fin dall’antica età del bronzo, l’uomo viveva infatti sulle sponde del piccolo lago posto ai piedi della collina dove ora domina il borgo fortificato del XIII secolo. A Castellaro è tuttavia difficile separare quanto è opera della natura da quanto è stato invece costruito dall’uomo; la componente antropica (l’antico borgo, i campi, le vecchie cascine) si inserisce mirabilmente nell’ambiente naturale e forma con questo un complesso inscindibile, uno tra i più belli e caratteristici che si possano vedere sulle colline moreniche del Garda, la cui salvaguardia è stata garantita dalla Regione Lombardia con l’istituzione nel 1984 della Riserva Naturale.

CASTELLO DI MONZAMBANO
E’ un’antica roccaforte risalente all’XI secolo che conserva inalterato l’originario impianto urbanistico, oltre ad alcuni edifici medievali e le opere difensive, tra cui le torri e le mura perimetrali di difesa a merlatura guelfa. All’interno delle mura, la chiesetta di San Biagio.
Edificato probabilmente per volere di Matilde di Canossa per difendere la popolazione dalle invasioni barbariche dell’XI secolo, agli inizi del XIII secolo passò in proprietà agli Scaligeri che sconfissero i mantovani a Ponte Molino. Nel 1391 venne acquisito dai Visconti. Nel 1495 la Repubblica di Venezia si insediò in Monzambano ed il castello rimase nei loro domini sino alla fine del XVIII secolo. In epoca napoleonica, il paese ripassò sotto Mantova.


CHIESA DI SAN MICHELE ARCANGELO
Affacciata sulla valle del Mincio, la Parrocchiale di San Michele Arcangelo fu costruita su un tempio precedente tra il 1743 e il 1777. Di stile tardo barocco, caratterizzato da un andamento ondulato con accentuati elementi verticali, la facciata è costituita da due ordini sovrapposti di lesene culminanti in un timpano centrale sul quale è posta la statua di san Michele, titolare della chiesa. Nelle altre nicchie si possono riconoscere: a destra San Paolo, San Valentino e San Luigi Gonzaga, mentre a sinistra San Giuseppe San Giovanni Nepomuceno e San Pietro. L’interno, da cui si accede per mezzo di un portale neoclassico in pietra bianca veronese, è a navata unica, ritmato lateralmente da ampie cappelle che accolgono gli altari secondari, e arricchito da statue che rappresentano i Doni dello Spirito Santo. Degni di nota sono certamente i paliotti dell’Altare dell’Immacolata Concezione, attualmente Sacro Cuore (seconda cappella a sinistra) e dell’Altar Maggiore realizzati secondo la tecnica del commesso marmoreo: tecnica che consiste nel “commettere” tasselli di marmo o pietre dure seguendo un disegno di partenza. E’ di stupefacente bellezza quello dell’altar maggiore con elementi floreali (fogliami, rose, garofani, narcisi, tulipani, perle e frutta) e faunistici (libellule uccelli) realizzati con i più ricchi materiali (madreperle, lapislazzuli e marmi tra i più pregiati).

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