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COMMESSAGGIO

COMMESSAGGIO
Commessaggio è un comune di 1.135 abitanti, situato al confine con la provincia di Cremona. Il territorio è caratterizzato dalla presenza di numerosi canali d’irrigazione, come il Navarolo, che attraversa l’abitato, segna il confine comunale con Sabbioneta e dal quale si dirama il canale Bogina, che delimita a sua volta il confine comunale con Viadana.
Le odierne canalizzazioni sono il retaggio della bonifica di un’antica palude, la Regona, alimentata dalle acque di piena del Po e dei suoi affluenti e abitata almeno dall’Età del bronzo, come testimonia un rilevante insediamento palafitticolo riportato alla luce nella vicina località di Ca’ de Cessi, che è però frazione del comune di Sabbioneta.
Chi sopraggiunge dal fiume, attraverso il ponte di barche ancora intatto, può ammirare in questo modo la stessa skyline, con il torrione, che ebbe modo di ammirare la stirpe dei Gonzaga.  

DA VEDERE                                       

CANALE BOGINA
II tratto terminale del canale Navarolo-Bogina, compreso tra il centro abitato di Commessaggio e la sua frazione Bocca Chiavica, ospita estesi lembi di vegetazione riparia alternati ad ampi stagni. Lungo le fasce riparie si incontrano fasce di canneti intervallate a terreni in cui crescono boschetti di salice e pioppo.  

LA “SILENZIOSA”
L’antica cascina “La Silenziosa” rappresenta una delle testimonianze storiche più importanti nel suo genere nell’area. Appartenne alla nobile famiglia viadanese dei conti Bedulli, antichi possessori del complesso delle Basse, i quali furono autorizzati dai Gonzaga a porre il loro sigillo.  
PONTE DI BARCHE
Il ponte in barche è stato voluto dai cittadini di Commessaggio, che hanno contribuito sia come lavoro manuale sia come spesa per l’acquisto dei materiali. Di fronte al ponte, che attraversa il canale Navarolo, il massiccio Torrazzo di Vespasiano del XVI secolo. L’attuale ponte in chiatte risale al 1976, anno in cui fu demolito il ponte vespasianeo (1583), perché ritenuto pericolante.

TORRAZZO GONZAGHESCO
Il Torrazzo Gonzaghesco, simbolo della storia locale, misura 28 metri. di altezza, mentre la base ne misura 10x13. E’ il segno dell’assoluto dominio dei Gonzaga. L’ingresso era collocato sul lato sinistro e solo nel ‘700 il Torrazzo fu unito al caseggiato. La base è costituita da uno zoccolo inclinato a scarpa, sormontato da un bordo tondeggiante. Esternamente, nell’estrema parte superiore, è decorato da merli biforcuti a linee ricurve. Nel sottotetto, per tutto il perimetro della torre, si trovano 48 aperture a tana di lupo. All’interno tre sale a volta sono sovrapposte e messe in comunicazione da una preziosa scala a chiocciola di ben 123 gradini monolitici in marmo bianco. La seconda sala grande presenta una volta a crociera ribassata e ospita un bel camino marmoreo. Nella stanzetta annessa troviamo lunette e unghie di volta, ma i sondaggi non hanno rivelato la presenza di affreschi. Il Torrazzo fu utilizzato come torre daziaria, come alloggio al comandante del corpo di guardia ed ai suoi soldati; non è escluso che lo stesso Duca ne abbia fatto uso.

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