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BORGO MANTOVANO

BORGO MANTOVANO

E’ il comune più “giovane” della provincia di Mantova, istituito nel dicembre 2017. Istituito nel dicembre 2017 su disposizione della Regione che ha sancito la fusione dei comuni di Revere, Pieve di Coriano e Villa Poma nel nuovo comune di Borgo mantovano. Ubicato nel destra secchia, area mantovana dell’oltrepo, il nuovo territorio comunale ha un’estensione di 41 kmq circa e confina con i comuni di Ostiglia, Serravalle a Po, Borgofranco sul Po, Quingentole, Magnacavallo, Schivenoglia, San Giovanni del Dosso, Poggio Rusco. Il nuovo Santo patrono è San Giovanni Paolo II, che si festeggia il 22 ottobre.

REVERE  è un centro abitato di 2 504 abitanti della provincia di Mantova, sede del comune di Borgo Mantovano. Il paese, di origine medievale, sorge presso la riva destra del fiume Po, di fronte a Ostiglia. Il territorio produceva cereali, canapa e lino.   Il nome di Revere deriva dal latino riperium, isolotto sul Po. In epoca preromana i dintorni di Revere furono abitati fin dall'età del bronzo, mentre sono molti i ritrovamenti che ci raccontano la presenza di abitati di epoca romana, soprattutto nella località di Nogarazza: proprio in quest'epoca storica Revere era attraversata dalla Via Claudia Augusta. A dimostrazione di questo, il paese vicino: Ostiglia (Hostilia), in epoca romana fu centro importantissimo di scambio e commercio. Nel medioevo la prima citazione del nome Refere (Revere) si trova in una carta dell'818 scritta "in curte domini regis in Refere".
Nel 1001 Matilde di Canossa, una potente feudataria ed ardente sostenitrice del Papato, devolve alla chiesa, quindi al Vescovo di Mantova, le terre reveresi di sua proprietà. Fortificata da modenesi e reggiani a difesa delle rive del Po dagli attacchi dei mantovani, fu espugnata da questi nel 1125. Dal 1332 passò a far parte dei territori dei Gonzaga. Per la sua posizione enormemente strategica, Revere fu teatro di numerosi scontri e guerre. Dal Settecento all'Ottocento fu contesa tra i francesi di Napoleone e gli Austriaci.

Il 26 novembre 1911 venne inaugurato il ponte sul Po tra Ostiglia e Revere.

Durante la seconda guerra mondiale il suo territorio subì trentadue bombardamenti aerei da parte degli angloamericani.

  • CHIESA DELLA BEATA VERGINE ANNUNZIATA
    La chiesa carmelitana della Beata Vergine Annunziata fu edificata a Revere tra il 1750 e il 1775 sulla vecchia chiesa del 1472 voluta dai Carmelitani della congregazione di Mantova. La straordinaria facciata curvilinea, decisamente unica nel panorama dell’architettura sacra del XVIII secolo nel mantovano, raccoglie un sobrio catalogo di ornamenti in laterizio, cornici aggettanti, lesene, modanature, nicchie voltate e sovrastate da raffinati timpani curvilinei ed elementi plastici in pietra posti in cima alla facciata. All’interno della chiesa vi sono cinque pale d’altare di cui due, importantissime di Giuseppe Bazzani (1690-1769).
  • Piazza Castello. Vi sorgeva un castello, eretto verso il 1125 dai modenesi, del quale resta una torre.
  • PALAZZO DUCALE
    Il Palazzo Ducale Gonzaghesco di Revere trae origine da una fortificazione iniziata nel 1125 dai modenesi, fu poi conquistata dai mantovani che la terminarono dotandola di sette torri e la chiamarono Castello di Revere dal nome dell’isola. Ancor oggi di fronte al castello c’è una torre superstite che è collegata ad esso mediante un passaggio sotterraneo che la univa alla chiesa ormai distrutta di Santa Mostiola. Valorizzato e restaurato dagli austriaci, l’edificio, insieme con la torre, subì in seguito l’assedio e la conquista da parte delle truppe napoleoniche che posero l’antico palazzo sotto l’amministrazione francese fino al 1814.
  • Mulino natante. Ricostruzione funzionante di un mulino natante presente sulle sponde del Po di Revere fino al '900. Il Mulino Natante è un'appendice esterna del "Museo del Po".

 

PIEVE DI CORIANO è stato un comune italiano della provincia di Mantova in Lombardia. L'originaria denominazione di Pieve fu trasformata nell'attuale nel 1867

Pieve di Coriano sorge sulla destra del Po, la sua estensione territoriale è di 13 k e fa parte del consorzio Oltrepò Mantovano. 

La chiesa di Pieve venne costruita nel 1082, per volere di Matilde di Canossa.   La pieve romanica di Pieve di Coriano si presenta come un tipico caso di chiesa attribuita all’attività edificatoria della contessa Matilde di Canossa, come si vorrebbe documentato da una lapide cinquecentesca posta sulla facciata. In effetti la chiesa precede l’età matildica (è attestata dal 980) e vive indipendentemente da essa, come pieve della diocesi di Reggio Emilia, legata al centro castrense di Revere, anche se posta all’interno delle terre di matilde. La chiesa ha una pianta rettangolare terminante in tre absidi a pianta semicircolare ed è priva di transetta. Lo spazio interno è diviso in tre navate, suddivise da cinque archi, di cui quella centrale ha una superficie quasi doppia rispetto a quella laterali. Tre monofore per parte illuminano l’abside centrale. La copertura è a capriate lignee. La facciata romanica a salienti è prevalentemente oepra di restauro, così come il discusso altissimo campanile romanico. La parte più antica e meglio conservata è costituita dalle tre absidi. Quella maggiore presenta archeggiature a triplice ghiera su semicolonne e una decorazione a tegole curve. Notevole è l’interno della chiesa, decorato con pregevoli affreschi, per lo più della seconda metà del Quattrocento, raffiguranti Sant’Antonio Abate, la Madonna del Latte, Santa Lucia ed altri santi.

Altra chiesa presente sul territorio di Pieve è San Martino di Regnara risalente al 1700, situata nei pressi dell'argine del fiume Po.

Nel paese si trovano tre piazze: piazza Antonio Gramsci, ove sono situati il municipio e la chiesa, piazza Aldo Moro dove si trovano le scuole e l'oratorio

Nel paese sono presenti la scuola primaria "Giovanni Pascoli", la nuova scuola scuola dell'infanzia e l'asilo nido comunale "C'era una volta", gestito dalla cooperativa sociale "Ai Confini" onlus.

La biblioteca è stata inaugurata nel 2006; vi si trovano: una sezione per bambini, una sala computer e una sala studio. Questa è collegata con la rete delle biblioteche mantovane. Ai lettori è anche riservata una sezione online per ottenere il prestito di libri e controllare la propria situazione di lettore.

Il centro sportivo "Oprando Formigoni" è composto da una palestra, due campi da calcio e un campo da basket. Nell'area davanti alla palestra si trova un campo da tennis e da calcetto.

In località Paleotta, seguendo l'argine maestro est si trova l'attracco fluviale di Pieve. L'opera è stata inaugurata nel 2005 ed è attrezzata con area camper, parcheggio e ampia area verde. La gestione è affidata all'associazione di volontariato pievese "Il Cormorano".

Pieve ospita l'ospedale "Carlo Poma" che copre il bacino d'utenza del destra Secchia. Fu inaugurato nel 1997 a seguito della soppressione degli ospedali dei comuni vicini.

PALAZZO PIGOZZI
Situato a Pieve di Coriano. Edificato ex novo secondo un progetto unitario, nella seconda metà del 1700 sulle proprietà del feudatario della Mensa del Vicariato di Mantova Vanini Teodoro, il complesso architettonico venne terminato l’11 maggio 1771. Si tratta di una riproposizione in chiave barocca della tradizionale “sezione Aurea” di Leon Battista Alberti. Il modulo classico rinascimentale è riconoscibile nelle dimensioni e nelle proporzioni di tutti gli interni che compongono i vari corpi di fabbrica. Palazzo Pigozzi vanta una permanente d’eccezione, ovvero una mostra “Gli arnesi della musica” con oltre 300 strumenti musicali etnici da tutto il mondo e espone con cadenza mensile antologiche di prestigio con grandi interpreti e protagonisti dell’arte moderna e contemporanea. Non per caso hanno sfilato qui capolavori di Ligabue, Maccari, Brindisi, Treccani, Borra, Manzù, Trebeschi, Borghi, Ghiacci, Toniato, Rossini, Goya, Piranesi, Pizzinato, De Chirico, Mirò, Braque e opere su tela di fine ‘800, ma anche meraviglie di Lanteri, Dolfini, Vidoni e di Colognese per tacer d’altri.

Villa Poma (Vìla Poma in dialetto basso mantovano) è una frazione geografica di 2 023 abitanti della provincia di Mantova in Lombardia.

Originariamente il centro era denominato Mulo, dal latino mullus, "bagnato". Nel 1868 assunse la denominazione attuale a ricordo del dottor Carlo Poma, martire di Bel?ore, che spesso vi soggiornò nella villa materna. 

  • CHIESA DI SAN MICHELE
    La chiesa parrocchiale dedicata a San Michele Arcangelo sorge al centro del paese di Villa Poma. Di origine medioevale, costruita nel 1460, ha una facciata neogotica risalente al secolo scorso, un ampio piazzale la separa dalla statale dell’Abetone e del Brennero.
    Lo spazio interno, suddiviso in tre navate, ha subito un intervento importante di ristrutturazione negli anni Sessanta.
  • Oratorio di Sant'Andrea del Ghisione
 






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