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OSTIGLIA

OSTIGLIA
Comune di 6.924 abitanti situato nell’Oltrepò Mantova, Il cui nome deriva presumibilmente dal latino “ostium” (bocca o foce di un canale).  Ricordata in epoca romana col nome di “Hostilia”, rappresentò un punto importante per gli scambi commerciali diretti dall’Emilia verso Verona e i territori germanici: si trovava infatti sulla via Claudia Augusta Padana, citata dagli itinerari romani

GIARDINI PUBBLICI
Comprendono il Giardino storico “Bonazzi” (6000 mq vicino al Palazzo Comunale costruito nel 1783) ed il Giardino pubblico adiacente (7800 mq). Numerose sono le piante legnose presenti: 145 quelle censite nel corso della riqualificazione, e di queste alcune di notevole pregio storico e monumentale.

ISOLA BOSCHINA
Posta nell’alveo del Po tra Ostiglia e Revere, l’isola si estende su una superficie di 37 ettari E’ l’unica isola del Po la cui presenza è accertata dalla seconda metà del XVII secolo e che risulta stabilmente abitata fino alla seconda metà del Novecento.  La fauna è prevalentemente costituita da uccelli di ambiente forestale e fluviale come il nibbio bruno, lo sparviere, i picchi rosso e bruno e il corriere piccolo.  Sull’isola sorge un interessante nucleo edilizio ottocentesco costituito da una villa e da un fabbricato rurale. La villa, recentemente restaurata, diverrà la sede di un Centro Studi della flora spontanea, un laboratorio applicativo dei percorsi espositivi del Museo della Farmacopea di Ostiglia e del Museo del Po di Revere.  L’accesso alla riserva, a piedi o in bicicletta, è libero per tutto il tempo dell’anno, ma condizionato dai livelli del fiume

RISERVA NATURALE “PALUDI DI OSTIGLIA”
Comprende la fascia palustre della Valle del Busatello rientrante entro i confini regionali lombardi. La valle che si estende per circa 2 km in direzione nord-sud compresa tra la confluenza dei fiumi Tione e Tartaro ed il Canal Bianco, e situata al confine tra le province di Mantova e Verona.


SANTUARIO DELLA COMUNA
E’ uno dei tre santuari principali della diocesi. L’originale fu costruito sul finire del secolo XIV, quando la Vergine, si tramanda, apparve qui a una pastorella muta alla quale, guarendola dalla sua menomazione, domandò che si costruisse sul luogo una chiesa.
Fu dapprima un oratorio, ma per il grande afflusso di pellegrini fu ampliato nella prima metà del secolo seguente: ne restano il gotico campanile e l’affresco della Madonna e i Santi. Nel 1533, per volontà del duca Federico II Gonzaga, il santuario fu ricostruito nelle forme attuali, si ritiene progettate dall’architetto Battista Covo, con un portico premesso alla facciata e al fianco sinistro, e un interno di straordinaria eleganza.

PISTA CICLABILE OSTIGLIA-TREVISO
La pista ciclabile Treviso-Ostiglia è un percorso ciclo-pedonale che collega Treviso a Ostiglia riutilizzando in gran parte il sedime della Ferrovia Treviso-Ostiglia. Il percorso percorribile in bicicletta è attualmente lungo 44 km, sui 118 di totale estensione del tracciato storico della ferrovia. Dal 2005 ad oggi sono stati realizzati 44 dei 118 chilometri del percorso, ovvero il tratto tra Quinto di Treviso e Poiana di Granfion (Comune di Grisignano di Zocco), in provincia di Vicenza: da qui in poi la ciclabile è ancora in fase di progettazione o costruzione. A Camposampiero la pista ciclabile, in corrispondenza del fiume Muson dei Sassi, l’Ostiglia si interseca con il percorso ciclo-pedonale lungo il Muson dei Sassi, da Padova ad Asolo per buona parte seguendo il corso del fiume di carattere torrentizio. Questo percorso, verso Padova, viene considerato il “Cammino di Sant’Antonio”, pellegrinaggio che va da Camposampiero a Padova ripercorrendo i principali luoghi della vita del Santo. A Piazzola sul Brenta incrocia, il Percorso ciclopedonale del Brenta che sulla sponda destra del fiume Brenta va da Limena, comune di Padova a Nove. A Poiana di Granfion (dove attualmente la pista si ferma), si collega con il Percorso Cicloturistico della Media Pianura Vicentina. A lavori ultimati del primo tratto, il tracciato si collegherà al percorso ciclabile GiraSile situato lungo il fiume Sile, nel contesto dell’area naturale protetta del Parco naturale regionale del fiume Sile, un percorso di 90 km che collega Casacorba (comune di Vedelago) con Jesolo e la Laguna di Venezia, passando per Treviso, Casale sul Sile e Portegrandi.

STATUA DI CORNELIO NEPOTE
Recentemente oggetto di restauro da parte del Comune, la statua di Cornelio Nepote è situata nell’omonima piazza nel centro del paese.
Fu realizzata nel 1868 dallo scultore Pasquale Miglioretti.
L’intervento di restauro, autorizzato dalla Soprintendenza dei beni Culturali  e del Paesaggio di Mantova è iniziato con la posa del “biocida”, sostanza apposita per eliminare le alghe, i muschi e licheni che nel tempo si erano depositate, che è proseguito con la ripulitura vera e propria della statua e del basamento, e al rifacimento delle falangi mancanti della mano sinistra, ricorstuite con una tecnica in 3D, innovativa per il restauro, partendo da una foto, ricostruendo un modello virtuale e uno scultore virtuale. Le dita sono stata ricostruite con un filato plastico e ricoperte con uno strato di polvere di marmo per renderle uniformi al resto della statua.
Originario della Gallia Cisalpina, Nepote lega il proprio nome essenzialmente all’opera “De viris illustribus”, un complesso di narrazioni biografiche intorno a “uomini illustri” del quale si è conservata solo la parte relativa ai grandi generali di origine straniera.  ("De excellentibus dicibus exterarum gentium").

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