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RIVAROLO MANTOVANO
Rivarolo Mantovano è un comune di 2.608 abitanti. L’originaria denominazione di Rivarolo Fuori fu trasformata nell’attuale nel 1907. Una poderosa cinta muraria racchiude il cuore storico della città, al centro del quale si apre la monumentale Piazza Finzi, circondata da portici e da eleganti edifici. Oltre a Palazzo Penci vi si affacciano il Palazzo del Podestà, dotato di torre cinquecentesca, e la sede dell’ex Sinagoga, decorata da stucchi settecenteschi. Nei locali adiacenti Porta Mantova sono presenti la ricostruzione storica di un ambiente abitativo e un piccolo Museo di oggetti tradizionali. Lungo via Gonzaga si distingue la cupola finemente affrescata della Parrocchiale tardogotica dedicata a Santa Maria Annunciata.
DA VEDERE
CHIESA DI SANTA MARIA ANNUNCIATA
Il tempio a tre navate è stato ampliato nella veste attuale nel 1805. Sono visibili le testimonianze dell’antica prepositura: la pietra di fondazione datata 1416, le finestre ogivali e i fregi in cotto della costruzione del 1462. All’interno si possono ammirare pregevoli tele di Scuola Cremonese e Mantovana, il cinquecentesco coro ligneo, l’antica fonte battesimale, il presbiterio finemente decorato. Nella cappella di S. Antonio Abate sono custodite le spoglie del Beato Sisto Locatelli, predicatore zelante, fondatore di monasteri e del Monte di Pietà.
CINTA MURARIA
Le mura racchiudono a quadrilatero Rivarolo. La cinta è stata edificata tra il 1580 ed il 1590 assieme al riordino urbanistico voluto da Vespasiano Gonzaga. Le porte merlate sono parte integrante della cinta muraria, in origine erano quattro, della quali solo tre si sono conservate.
CORTE CASCINA STELLA
Corte chiusa con ingresso e soprastante torretta di guardia. Nel salone principale, sotto al soffitto ligneo, corre un fregio dipinto la cui sequenza pittorica segue coerente tra le mensole e mostra figure tratte dalle “Metamorfosi di Ovidio”. Le molte analogie con Palazzo Giardino di Sabbioneta ci inducono a considerare la cascina come punto di riferimento per la caccia e gli svaghi del Duca Vespasiano Gonzaga.
PALAZZO PENCI
Il palazzo del XVII secolo, rimasto incompleto nei piani superiori, si erge imponente sopra i caratteristici portici sorretti da pilastri in bugnato. L’ingresso principale, con il pregevole portone ligneo, conduce alla loggia ed allo scalone d’onore, ora inglobati in vani abitativi. Nell’interno si trovano le ampie sale, con soffitti a cassettoni, ed il teatrino di corte, tutti rimasti incompiuti. I conti Penci erano al servizio dei Gonzaga di Bozzolo ed annoveravano nel Casato eminenti personalità ecclesiastiche, magistrati e uomini di cultura.
PORTA MANTOVA
Si apre sul lato est della Cinta muraria. L’ingresso è protetto da due torrioni merlati con due ordini di feritoie che controllano la campagna circostante e la strada per Mantova. All’interno, dal primo piano si controlla tutta via Mazzini, un tempo strada Borgo Vecchio e Strada Borgo San Rocco.Leggi di più...
DA VEDERE
CHIESA DI SANTA MARIA ANNUNCIATA
Il tempio a tre navate è stato ampliato nella veste attuale nel 1805. Sono visibili le testimonianze dell’antica prepositura: la pietra di fondazione datata 1416, le finestre ogivali e i fregi in cotto della costruzione del 1462. All’interno si possono ammirare pregevoli tele di Scuola Cremonese e Mantovana, il cinquecentesco coro ligneo, l’antica fonte battesimale, il presbiterio finemente decorato. Nella cappella di S. Antonio Abate sono custodite le spoglie del Beato Sisto Locatelli, predicatore zelante, fondatore di monasteri e del Monte di Pietà.
CINTA MURARIA
Le mura racchiudono a quadrilatero Rivarolo. La cinta è stata edificata tra il 1580 ed il 1590 assieme al riordino urbanistico voluto da Vespasiano Gonzaga. Le porte merlate sono parte integrante della cinta muraria, in origine erano quattro, della quali solo tre si sono conservate.
CORTE CASCINA STELLA
Corte chiusa con ingresso e soprastante torretta di guardia. Nel salone principale, sotto al soffitto ligneo, corre un fregio dipinto la cui sequenza pittorica segue coerente tra le mensole e mostra figure tratte dalle “Metamorfosi di Ovidio”. Le molte analogie con Palazzo Giardino di Sabbioneta ci inducono a considerare la cascina come punto di riferimento per la caccia e gli svaghi del Duca Vespasiano Gonzaga.
PALAZZO PENCI
Il palazzo del XVII secolo, rimasto incompleto nei piani superiori, si erge imponente sopra i caratteristici portici sorretti da pilastri in bugnato. L’ingresso principale, con il pregevole portone ligneo, conduce alla loggia ed allo scalone d’onore, ora inglobati in vani abitativi. Nell’interno si trovano le ampie sale, con soffitti a cassettoni, ed il teatrino di corte, tutti rimasti incompiuti. I conti Penci erano al servizio dei Gonzaga di Bozzolo ed annoveravano nel Casato eminenti personalità ecclesiastiche, magistrati e uomini di cultura.
PORTA MANTOVA
Si apre sul lato est della Cinta muraria. L’ingresso è protetto da due torrioni merlati con due ordini di feritoie che controllano la campagna circostante e la strada per Mantova. All’interno, dal primo piano si controlla tutta via Mazzini, un tempo strada Borgo Vecchio e Strada Borgo San Rocco.