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VIADANA
Viadana è un comune di 20.083 abitanti, uno dei più popolisi della provincia di Mantova, situato sulla riva sinistra del fiume Po. Confina con le province di Reggio Emilia, Parma e Cremona; il toponimo sembra derivare da “Vitaliana”, dalla proprietà fondiaria di un membro della famiglia romana “Vitellius”.
CHIESA DI SANTA MARIA ASSUNTA
L’arcipretale è detta “in Castello” in quanto anticamente era situata all’interno delle mura di Viadana. Non si hanno notizie della chiesa antica fino al 1522 quando i maggiorenti del Castello decisero di erigerne una nuova. La costruzione, rallentata per diverse difficoltà, fu ripresa nel 1567 quando chiamarono da Mantova l’architetto Pompeo Pedemonte che terminò l’arcipretale che risultò a tre navate, a croce latina, con quattro cappelle laterali ed altre di fondo. Nel 1858 iniziarono i lavori di ristrutturazione che durarono fino al 1887, anno della riconsacrazione. Il Parazzi, avvalendosi di diversi lasciti, prolungò la chiesa verso oriente abbattendo prima le cappelle di fondo, poi il presbiterio e il coro, quindi trasformò la facciata.
CORTE CAMERLENGA
Corte Camerlenga dislocata in località Bellaguarda, è una cascina costruita secondo i dettami della classica architettura rurale del XVIII secolo. Ancora oggi in ottime condizioni, rientra tra i beni culturali riconosciuti dalle Regione Lombardia.
MUSEO CIVICO (MU.VI)
Il Museo Civico “A. Parazzi” ha sede dal 2007 in un complesso degli inizi del ‘900 completamente restaurato e fa parte del “MuVi”, centro polifunzionale che ospita numerose istituzioni culturali della città (Biblioteca comunale, Ludoteca, Museo della città, Galleria d’arte, Informagiovani, Fototeca, Circolo fotografico, Fondazione Ponchiroli).
Il Museo Civico è dedicato al fondatore Monsignor Antonio Parazzi (1823-1899), storico e archeologo in contatto con i più illustri studiosi del tempo. Egli operò attivamente nel viadanese e nei territori limitrofi e raccolse i materiali nel museo inaugurato nel 1880.
L’itinerario si apre con una tomba dell’Età del Rame rinvenuta a Remedello (BS) e dedica grande spazio agli importanti insediamenti terramaricoli dell’Età del Bronzo, in particolare Casale Zaffanella, Cogozzo e Sabbioneta. Dopo una piccola sezione riservata all’Età del Ferro è esposta una ricca raccolta di materiali di età romana (ceramiche, metalli, vetri, monete, reperti lapidei) recuperati in molte località del basso corso dell’Oglio. La parte archeologica è completata da reperti di altre aree geografiche: la collezione egizia, etrusca, greca e magnogreca. Il museo conserva inoltre un importante nucleo di ceramiche graffite (XV-XVII sec.), maioliche, terrecotte architettoniche, una raccolta di tessuti antichi (XV-XIX sec.), paramenti sacri e una collezione numismatica dal medioevo all’età moderna, che comprende una raccolta gonzaghesca degna di nota. Nella pinacoteca sono esposte opere della “scuola pittorica viadanese”, all’interno della quale merita particolare rilievo Girolamo Bedoli (1500-1569) nativo di Viadana e attivo a Parma e a Mantova.
CHIESA DI SANTA MARIA ASSUNTA
L’arcipretale è detta “in Castello” in quanto anticamente era situata all’interno delle mura di Viadana. Non si hanno notizie della chiesa antica fino al 1522 quando i maggiorenti del Castello decisero di erigerne una nuova. La costruzione, rallentata per diverse difficoltà, fu ripresa nel 1567 quando chiamarono da Mantova l’architetto Pompeo Pedemonte che terminò l’arcipretale che risultò a tre navate, a croce latina, con quattro cappelle laterali ed altre di fondo. Nel 1858 iniziarono i lavori di ristrutturazione che durarono fino al 1887, anno della riconsacrazione. Il Parazzi, avvalendosi di diversi lasciti, prolungò la chiesa verso oriente abbattendo prima le cappelle di fondo, poi il presbiterio e il coro, quindi trasformò la facciata.
CORTE CAMERLENGA
Corte Camerlenga dislocata in località Bellaguarda, è una cascina costruita secondo i dettami della classica architettura rurale del XVIII secolo. Ancora oggi in ottime condizioni, rientra tra i beni culturali riconosciuti dalle Regione Lombardia.
MUSEO CIVICO (MU.VI)
Il Museo Civico “A. Parazzi” ha sede dal 2007 in un complesso degli inizi del ‘900 completamente restaurato e fa parte del “MuVi”, centro polifunzionale che ospita numerose istituzioni culturali della città (Biblioteca comunale, Ludoteca, Museo della città, Galleria d’arte, Informagiovani, Fototeca, Circolo fotografico, Fondazione Ponchiroli).
Il Museo Civico è dedicato al fondatore Monsignor Antonio Parazzi (1823-1899), storico e archeologo in contatto con i più illustri studiosi del tempo. Egli operò attivamente nel viadanese e nei territori limitrofi e raccolse i materiali nel museo inaugurato nel 1880.
L’itinerario si apre con una tomba dell’Età del Rame rinvenuta a Remedello (BS) e dedica grande spazio agli importanti insediamenti terramaricoli dell’Età del Bronzo, in particolare Casale Zaffanella, Cogozzo e Sabbioneta. Dopo una piccola sezione riservata all’Età del Ferro è esposta una ricca raccolta di materiali di età romana (ceramiche, metalli, vetri, monete, reperti lapidei) recuperati in molte località del basso corso dell’Oglio. La parte archeologica è completata da reperti di altre aree geografiche: la collezione egizia, etrusca, greca e magnogreca. Il museo conserva inoltre un importante nucleo di ceramiche graffite (XV-XVII sec.), maioliche, terrecotte architettoniche, una raccolta di tessuti antichi (XV-XIX sec.), paramenti sacri e una collezione numismatica dal medioevo all’età moderna, che comprende una raccolta gonzaghesca degna di nota. Nella pinacoteca sono esposte opere della “scuola pittorica viadanese”, all’interno della quale merita particolare rilievo Girolamo Bedoli (1500-1569) nativo di Viadana e attivo a Parma e a Mantova.