CONSELICE
Oggi Conselice non è più la cittadina dove l’acqua “dominava tempo e ritmi” ma è comunque un luogo che merita una sosta per i suoi curiosi monumenti e l'ottima gastronomia di valle che si esprime al meglio nelle sagre paesane estive.
Magazzino Manifattura Tabacco e Riso
Antico edificio, che appare già nelle carte del catasto del Regno d'Italia, la cui costruzione è sicuramente anteriore al 1877. Originariamente era adibito a manifattura dei tabacchi e a pileria e stoccaggio del riso. Oggi ospita un piccolo museo di reperti dell’ultima guerra mondiale.
Per l’insieme degli edifici legati alla manifattura del tabacco, la data è successiva alle ultime grandi bonifiche del territorio, quando la Federazione delle Cooperative della Provincia di Ravenna acquistò una vasta area agricola, a nord ovest di Conselice appartenuta alla nobile famiglia ferrarese dei Massari.
Dal 1924 al 1930 vengono costruiti la prima Boaria Selice e il grande essiccatoio di tabacco, che fronteggia il suggestivo essicatoio del riso, lungo la via Coronella.
L’edificio è composto da una testata che conteneva un ampio deposito masse, delimitata all’estremo nord dalla cella di essicazione. Nel 1930 due essiccatoi di tabacco preesistenti vengono trasformati nella Boaria Mensa e nella Boaria Cento. La tipologia degli edifici rurali si arricchisce alla fine degli anni Trenta con la costruzione di altri due essiccatoi, a pianta quadrata e copertura a padiglione, siti in via Tarabina ed in via Coronella. Il secondo, già trasformato in boaria, è stato recentemente ristrutturato ed ospita attualmente il ristorante dell’azienda agrifaunistica Massari .
Mulino di San Patrizio
Costruito verso la fine del XV secolo, l'antico opificio di proprietà del Duca Francesco Pico della Mirandola, sorge sopra il Canale dei Molini di Imola, l'antico corso d'acqua pensile che da Imola si univa alle acque del Po di Primaro.
Il mulino è costituito da un corpo di fabbrica originario a due piani su pianta rettangolare e da due aggiunte degli anni cinquanta: una, confinante con il mulino, a quattro piani ed una successiva a due piani, più spostata verso est.
Il corpo di fabbrica originario sovrasta l’alveo del canale con due arcate ed è caratterizzato da paramenti murari in mattoni faccia a vista che rivelano rimaneggiamenti operati sul corpo murario.
Un portico a quattro pilastri a parapetto continuo murario, si eleva con un arco sul canale e si addossa alla facciata rivolta verso nord del corpo di fabbrica originario.
Nel fabbricato degli anni Cinquanta sono ancora conservati i vecchi macchinari.
Fontana del Bafion
La storica fontana detta del baffone (bafion ) risale al 1870 quando il Municipio di Conselice fece ornare il pozzo artesiano perforato nel 1856 in piazza Foresti - come ancora dimostra la scritta publico sumptu -quale giusto riconoscimento simbolico di quell’unica sorgente erogatrice di acqua potabile per la popolazione afflitta da gravi malattie come il colera. Opera dell’artista bolognese Davide Venturi, il blocco di marmo d’Istria raffigura un bacco baffuto dalla cui bocca sgorga l’acqua.
Una volta prosciugata la sorgente sotterranea, nel 1938 la fontana venne rimossa su ordine del podestà. Dopo un lungo periodo di abbandono, nel 1986 il baffone è stato collocato nell’attuale sede, che presenta la ricostruzione del catino ottagonale e tre panche originali.
Monumento al ranocchio
Al centro della rotatoria d'ingresso orientale a Conselice in Via Puntiroli si può ammirare un curioso monumento, opera di Gian Piero Baldazzi inaugurata nel 2000, dedicato al protagonista, suo malgrado, della nota Sagra del Ranocchio , che si tiene ogni anno nella terza settimana di settembre, dove viene cucinato secondo le indicazioni delle prelibate ricette locali.
La fama di Conselice come "città dei ranocchi" risale all'Ottocento, periodo in cui si diffonde nel territorio la risicoltura, grazie alla presenza di ampi ambienti umidi e adatti solo a questo tipo di coltivazione.
Di sicuro divertimento è una corsa al Planet Kart, con lo strepitoso circuito indoor per kart elettrici lungo circa 500 metri con curve e tornanti.
La Sagra del ranocchio si svolge ogni anno nel terzo fine settimana di settembre. Diverse sono le ricette a base di questo “anfibio” che si è meritato addirittura un monumento.