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BAGNACAVALLO

BAGNACAVALLO

Bagnacavallo è in provincia di Ravenna, a 23 Km dal capoluogo, 20 km da Faenza, 56 km da Bologna e circa 30 km dal mare Adriatico. La città si trova all'incrocio tra la strada statale San Vitale (che congiunge Bologna a Ravenna) e la strada provinciale Naviglio. Bagnacavallo si trova sulla linea ferroviaria Bologna - Ravenna. Gli aereoporti più vicini sono: Bologna, Forlì, Rimini. Il territorio comunale ha una estensione di circa 80 Km quadrati. Con oltre 16.000 abitanti residenti nel capoluogo e nelle sette frazioni di Boncellino, Masiera, Rossetta, Traversara, Villanova, Villa Prati e Glorie. L'economia si regge prevalentemente sull'agricoltura (grano, granturco e frutteti) e sullla piccola e media industria (calzaturiera, elettrica, produzioni alimentari). 

Informazioni generali sulla città

Bagnacavallo, il cui nome verrebbe da un'ipotetica sorgente termale che avrebbe risanato il cavallo dell'imperatore Tiberio, è una delle mete turistiche più interessanti del ravennate.
 La fanno tale il ben conservato centro storico, costruito su una originale pianta medievale con singolare struttura sinuosa, vie porticate di bell'effetto e un gran numero di palazzi nobiliari ed edifici religiosi.
 Su piazza della Libertà si affacciano il neoclassico Palazzo Comunale,  costruito a partire dal 1791 su progetto di Cosimo Morelli e, a fianco, il bel Teatro Goldoni , inaugurato nel 1845. Nel lato ovest, il Palazzo Vecchio  e la Torre civica , eretta a metà del '200; utilizata come prigione, nel 1849 vi fu rinchiuso il leggendario brigante "Il Passatore". Adiacente alla piazza, in via Trento Trieste, la Chiesa del Suffragio  del XVII secolo e l'Antica galleria , un passaggio pubblico seminterrato.
 Su via Mazzini i principali edifici sono: il Palazzo delle Opere Pie , costruito nel 1728; la seicentesca  Colleggiata di San Michele  Arcangelo  che custodisce la magnifica pala di Bartolomeo Ramenghi ; il Palazzo Longanesi Cattani , dall'elegante facciata porticata, la Chiesa del Carmine , tra barocco e neoclassico il vicolo degli amori , caratteristico passaggio attiguo all'ex convento dei padri carmelitani, il Palazzo Abbondanza  del 1675, che conteneva il primo teatro pubblico della città, il Palazzo Folicaldi , dimora gentilizia seicentesca e la Porta Superiore  che chiude via Mazzini.
 Percorrendo via Garibaldi si incontrano il settecentesco Palazzo Gradenigo , la Torraccia  del XIII secolo, la Chiesa  e il Convento di San Giovanni  del XVII secolo, dove nel 1882 morì la piccola Allegra, figlia del poeta Lord Byron. Chiude via Garibaldi la Porta Pieve .

Sempre in centro, in via Matteotti, Palazzo  Capra , uno dei più eleganti palazzi gentilizi della  città, il Castellaccio  in via Baracca, costruzione fortificata del XV secolo, la stretta e caratteristica Via Garzoni  lungo la quale si incontrano i Palazzi Liverani  e Randi  e, su via Diaz, l'elegante Palazzo Graziani , del XVIII secolo, con l'orto botanico detto Giardino dei Semplici.
L'edificio più caratteristico di Bagnacavallo, quasi unico nel suo genere per l'originalità e l'eleganza delle strutture è Piazza Nuova , ovale e porticata, risale al 1758, fu costruita come luogo per la contrattazione e la venidta di carne, pesce, olio. Tra via De Amicis e via Cadorna sorge il complesso di San Francesco , edificato nel XIII secolo, rimaneggiato più volte e in parte ricostruito alla fine del Settecento. L'imponente convento, con l'incantevole chiostro, è stato recentemente restaurato e destinato parzialmente ad ostello. Ospita alcune sale pubbliche, tra cui la magnifica sala Oriani , ex refettorio dei frati.
 In via Vittorio Veneto, nell'ex convento delle Cappuccine ha sede il Museo civico delle Cappuccine , vi sono riunite importanti collezioni di arte antica e moderna, oltre alla biblioteca e al notevole archivio storico. Le Cappuccine ospitano anche un prezioso Gabinetto delle Stampe antiche e moderne.
 Appena fuori del centro si incontra la Pieve di San Pietro in Sylvis , meravigliosamente conservata, risale ai primi decenni del VII secolo; nell'abside custodisce importanti affreschi trecenteschi di scuola riminese, da vedere anche la cripta.
 Poco lontano dalla Pieve, il Podere Pantaleone , un ambiente di grande valore naturalistico, testimonianza della vecchia campagna romagnola. In località Villanova di Bagnacavallo  meritano una visita l'Ecomuseo della Civiltà Palustre  che recupera e conserva un patrimonio tradizionale fatto di incastri, intrecci, trame, torsioni e filature e l'Etnoparco Villanova delle Capanne  per osservare le splendide costruzioni rurali in canna palustre.

Teatro comunale "Carlo Goldoni"

Già nel 1700 a Bagnacavallo esisteva una struttura teatrale in legno, all'interno dell'attuale Palazzo Abbondanza. Nel 1839 il Consiglio Comunale deliberò la costruzione di un nuovo teatro che si affacciasse sulla piazza centrale, accanto al nuovo Palazzo Comunale. Il teatro comunale "Carlo Goldoni" fu costruito tra 1839 e 1845 su progetto dell'architetto bolognese Filippo Antolini. Per edificare il teatro venne abbattuto ciò che rimaneva dell'antico Palazzo Brandolini, gran parte del quale era già stato raso al suolo per innalzare il Palazzo Comunale. Il teatro fu inaugurato nel 1845. L'interno ha pianta a ferro di cavallo ed è decorato da affreschi del ferrarese Francesco Migliari sui parapetti dei palchi e sulla volta ad ombrello, e da stucchi del bolognese Antonio Tognetti. 
Ai lati del proscenio si notano sei medaglioni in legno intagliato e dorato raffiguranti personaggi illustri nati a Bagnacavallo o che ebbero rapporti con la città. 
Il sipario, originale, fu dipinto a tempera da Antonio Muzzi (1815 - 1894) e raffigura "La visita del senatore Camillo Gozzadini a Bartolomeo Ramenghi". 
Attualmente il teatro può ospitare circa 400 persone tra platea, tre ordini di palchi e loggione.
Il teatro fu dedicato nel 1907 a Carlo Goldoni, illustre commediografo veneto il cui padre esercitò la professione di medico condotto a Bagnacavallo, ove è sepolto. 
Utilizzato fino ai primi decenni del Novecento come palcoscenico privilegiato per rappresentazioni liriche, oggi il "Goldoni" ospita stagioni di prosa di alto livello (spesso con anteprime e prime nazionali di illustri attori) e spettacoli musicali.









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