BUSSETO
Grazie poi alle caratteristiche ambientali della Pianura Padana lungo il fiume Po, una menzione merita sicuramente la fiorente produzione di insaccati prelibati, tra cui salami, coppe, fiocchetti fino ad arrivare al culatello.
Collegiata d San Bartolomeo Apostolo
Edificata nel 1336 sui ruderi di una chiesa preesistente, la collegiata di San Bartolomeo Apostolo fu completamente ricostruita in stile gotico su iniziativa del marchese Rolando il Magnifico; gli interni furono ristrutturati in stile rococò intorno alla metà del XVIII secolo. La chiesa conserva importanti opere, tra cui gli affreschi della cappella della Beata Vergine della Concezione, realizzati da Michelangelo Anselmi fra il 1538 ed il 1539. Sono del pittore Giuseppe Moroni le stazioni della Via Crucis; i due grandi affreschi nell'abside (1942-43): uno con i momenti salienti della Passione di Gesù e l'altro inneggiante alla Vita e glorificazione della Vergine; le due vetrate raffiguranti i Santi Vigilio e Giusto nella cappella dedicata ai caduti. Il ricco Tesoro della Collegiata è costituito da numerosi paramenti sacri, argenterie, libri miniati e altri oggetti preziosi.
Chiesa di Sant'Ignazio di Loyota
Finanziato dal lascito del nobile bussetano Pietro Pettorelli, il collegio gesuitico fu edificato in stile barocco a partire dal 1617; l'attigua chiesa, progettata dall'architetto Francesco Pescaroli, fu terminata nelle strutture solamente nel 1682. Nel 1768 il collegio fu chiuso in seguito alla cacciata dei Gesuiti e adibito dapprima a scuola, poi ad abitazione privata, caserma ed ospedale, fino all'attuale utilizzo quale casa protetta. La navata interna della chiesa, decorata con maestosi stucchi, realizzati da Domenico Dossa e Bernardo Barca nel 1687, ospita alcune opere di pregio, tra cui la pala d'altare raffigurante la Gloria di Sant'Ignazio, dipinta agli inizi del XVIII secolo da Ilario Spolverini.
Villa Pallavicino
Edificata in stile rinascimentale a partire dal 1518 per volere del condottiero Matteo Marri, la villa fu acquistata intorno al 1530 dai marchesi Pallavicino, che la adibirono a residenza estiva; sopraelevata verso la fine del XVII secolo, intorno al 1700 fu decorata da vari artisti con affreschi e stucchi di gusto barocco e rococò, che ne decorano tuttora numerosi ambienti; acquistata nel XX secolo dal Comune di Busseto, fu trasformata nel 2009 nella sede del museo nazionale Giuseppe Verdi. L'edificio, circondato da una peschiera quadrata, è preceduto dall'arco del Corpo di guardia, arco trionfale a un fornice di gusto barocco innalzato nella seconda metà del XVII secolo su progetto dell'architetto Domenico Valmagini. Nel parco sorge anche il grande palazzo delle Scuderie, edificato agli inizi del XVIII secolo in stile barocco e completamente restaurato dopo il 2011; al suo interno ha sede dal 2014 il museo Renata Tebaldi.
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