ARGENTA
Argenta è un comune di 21 521 abitanti della provincia di Ferrara. È fra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione. Fa parte dell'Unione dei comuni Valli e Delizie.
MUSEO DELLE VALLI DI ARGENTA
Il Museo delle Valli d’Argenta è la porta d’accesso verso le Valli, è un museo storico naturalistico che descrive attraverso immagini, oggetti e modelli la storia, la cultura, le tradizioni e la natura di questo territorio. La sede del Museo è il Casino di Campotto è uno splendido edificio del ‘700 adibito a scopi agricoli e successivamente a casa di caccia,recuperato in modo da mantenerne l’aspetto originale. oggi il Museo è stato completamente rinnovato e inaugurato nel 2007. Il Museo offre al piano terra, una panoramica sulla storia del territorio, sulle bonifiche e sulla vita in valle, con un approfondimento sul lavoro delle erbe palustri. Al primo piano si trova la sezione dedicata all’ambiente naturale con un approfondimento sulle zone umide e sui 4 ambienti dell’Oasi: laminato, canneto, prato umido e bosco. Conclude la visita un filmato nella sala multisensoriale che offre al visitatore una immersione nella natura del parco con una visione di immagini dell’oasi.
PIEVE DI SAN GIORGIO
Originariamente a tre navate, si presenta oggi ad aula unica con il tetto a capanna e un piccolo campanile a vela, poiché le navate laterali sono state progressivamente sommerse dalle colmate dei fiumi e dall'accumulo dei detriti. Il portale in marmo è romanico e risale al 1122, riporta ai lati le rappresentazioni delle attività caratteristiche dei mesi dell'anno; nella lunetta centrale è descritto il Martirio di San Giorgio. All'interno spiccano un altare marmoreo in stile bizantino e resti di affreschi del XII secolo.
MUSEO CIVICO
La Pinacoteca Civica espone tele, pale, tavole e sculture di datazione compresa fra i secoli XV e XVIII con opere dello Scarsellino, di Benvenuto Tisi da Garofalo e di Francesco Longhi.
La sezione archeologica è dedicata alle recenti scoperte nel territorio argentano. I reperti coprono un arco temporale che va dal VI al XVII secolo e provengono dalla Pieve di San Giorgio, dall'insediamento pedelacustre di Palmanova, delle botteghe del centro urbano.