FONTEVIVO
Fontevivo è un comune italiano di 5 673 abitanti della provincia di Parma. Fontevivo dista 21 km da Parma e fa parte dei comuni della bassa parmense.
Abbazia di San Bernardo
L'abbazia cistercense fu fondata nel 1142 quale dipendenza dell'abbazia di Chiaravalle della Colomba, sotto la protezione dei marchesi Pallavicino; la chiesa annessa fu ricostruita in stile romanico alla fine del XII secolo, mentre la facciata fu innalzata nel XV secolo; il convento, caduto in declino in seguito all'istituzione della commenda, fu unito nel 1518 alla Congregazione cassinese dell'abbazia benedettina di San Paolo fuori le mura; nel 1605 il duca Ranuccio I Farnese acquistò il monastero, che nel 1733 il duca Carlo di Borbone fece completamente ristrutturare in stile neoclassico, per trasformarlo nella sede estiva del Collegio dei Nobili di Parma; nel 1892 i benedettini abbandonarono la giurisdizione spirituale sul luogo di culto, che divenne sede parrocchiale; nel 1987 l'ex abbazia fu acquistata dal Comune di Fontevivo, che ne avviò il recupero quale sede di una struttura alberghiera, di un ristorante e del piccolo Museo delle Fisarmoniche. La monumentale chiesa di San Bernardo ospita al suo interno la statua in pietra policroma della Madonna col Bambino, risalente al XII secolo, attribuita a Benedetto Antelami, la romanica lastra sepolcrale in marmo rosso di Verona del templare Guidone Pallavicino, scomparso nel 1301, e il neoclassico monumento tombale del duca Ferdinando di Borbone.
Chiesa dei Cappuccini
La chiesa manierista con annesso convento fu edificata per i frati cappuccini tra il 1605 e il 1609 su finanziamento del duca Ranuccio I Farnese, che fece anche realizzare uno scenografico viale di collegamento con la chiesa di San Bernardo; nel 1805 a causa dei decreti napoleonici il convento fu chiuso e la chiesa fu sconsacrata e spogliata di tutti gli arredi e le opere d'arte; nel 1881 il complesso fu demolito, salvando solo l'antico tempio, che fu alienato a privati e adibito a magazzino; intorno al 1980 il Comune di Fontevivo espropriò l'ex luogo di culto, avviandone il recupero. All'interno si conservano gli affreschi in controfacciata e sulla volta a botte di copertura attribuiti a Cesare Baglioni, riscoperti tra il 2007 e il 2009.