TREDOZIO
Tredozio è un comune di circa 1.186 abitanti, Il suo territorio è delimitato nella maggior parte dalla valle del torrente Tramazzo, ma (per una discreta porzione) travalicante nella più ampia ed importante vallata del fiume Montone, fa parte di quella sub-regione denominata oramai abitualmente "Romagna-Toscana"; e infatti delle due regioni Tredozio conserva molte delle principali caratteristiche sociali, storiche e culturali.
Chiesa di Sant'Andrea in Pereta
Situata a 5 km dall'abitato di Tredozio sulla S.P. tra Tredozio, M.Busca e Portico. La Chiesa fu fondata nell'893 e completamente distrutta da uno spaventoso terremoto del 1661; rimase in piedi solamente la parte di muro ove era appeso il crocifisso. Nella Chiesa ricostruita i parrocchiani vollero che in memoria di quel terremoto, fosse celebrata una festa che ricorre ogni anno (terza domenica di settembre) durante la quale il crocifisso viene portato in processione. All' interno: Crocifisso - opera in legno risalente al XVI secolo.
Santa Maria in Castello
A 5 Km. da Tredozio sulla strada comunale che corre lungo il crinale fra Tredozio e Rocca S.Casciano. Antica Chiesa medievale sorta sui resti di un castello, Castrum Collinae, edificato proprio sulla sommità della valle a 678 metri s.l.m. e abbandonato alla fine del XIII secolo. Sul finire degli anni '60 furono intraprese nei terreni vicini alla chiesa due campagne di scavo su segnalazione dell'allora parroco don Domenico Perfetti. I numerosi reperti venuti alla luce risalgono all'epoca del Tardo Bronzo (1200 a.C. circa) quando la zona era abitata da una popolazione semi-nomade che aveva costruito ripari e utensili d'uso quotidiano. Oggi alcuni reperti sono esposti in teche presso l'entrata del palazzo comunale e si possono vedere negli orari di apertura del Comune.
Pieve di San Valentino
S.Valentino è la chiesa Madre del territorio di Tredozio. Fondata nel 562 con il titolo di Pieve, vennero assegnati alla sua giurisdizione i territori che si estendevano a sud fino oltre Gamogna, a sud ovest fino oltre i confini di Marradi e Modigliana, a nord-est fino oltre gli attuali confini di Modigliana e Rocca S.Casciano e a sud est fino all'attuale confine di Portico, cioè oltre S.Benedetto in Alpe. Detto territorio venne denominato "Piviere di San Valentino". In questo "piviere" sorsero gradatamente 21 chiese parrocchiali, 12 delle quali esistono ancora, ma solamente 9 sono in Comune di Tredozio. Ricostruita a tre navate nel 970 fu poi rifondata nel 1863 nel luogo dove sorge tutt'ora. Dal 1752 ha perso il titolo di Pieve.
Seguendo il sentiero che parte a fianco della Chiesa che percorre in leggera discesa il crinale fra le vallate del Tramazzo e dell'Ibola si giunge a Cornio dove il 18 agosto 1944 in un agguato trovò la morte il partigiano Silvio Corbari (l'avvenimento è ricordato in una lapide posta sul muro della casa).
Chiesa di Santa Maria in Ottignana
Situtata a due chilometri dall'abitato di Tredozio, lungo la strada panoramica che porta al Tramazzo e a S.Benedetto in Alpe. Le prime notizie relative alla chiesa risalgono al 17 luglio 1181, data in cui papa Alessandro III pone la chiesa sotto la protezione della Santa Sede. La sua struttura risultò gravemente lesionata dal terremoto del 1781, ma fu ricostruita sulle sue rovine nel 1786. Nel 1965 fu ristrutturata e vi furono aggiunti due altari laterali oggi eliminati. All'interno è visibile la tempera su tavola "Madonna con Bambino" del XV secolo, interessante la decorazione ceramica dell'altare. Anticamente si svolgeva presso la parrocchia la cosiddetta "battitura" delle uova sode, che da qualche anno si svolge a Tredozio, la domenica di Pasqua e il lunedì dell'Angelo all'interno delle manifestazioni "Sagra e Palio dell'Uovo".
Chiesa della Beata Vergine delle Grazie e della Compagnia del SS.mo Sacramento
(Via XX Settembre - visitabile) Costruita nel XIV sec. e dedicata a San Giovanni Battista svolgeva il ruolo di battistero all'interno delle mura di Tredozio. Nella seconda metà del 1500 fu ampliata e fu costruita l'attuale facciata in cotto con affreschi attribuiti alla scuola de Bramante, oggi quasi totalmente scomparsi. L'ampliamento più consistente fu effettuato all'inizio del 1700. Alla fine dell'epoca napoleonica accolse le suppellettili sacre raccolte in altre Chiese e salvate dalla furia iconoclasta dei francesi. Nel 1900, in occasione del Centenario della ricostruzione della Compagnia del SS. Sacramento, l'interno della chiesa venne restaurato e la facciata di cotto venne rialzata e rimaneggiata in pietra. L'aspetto attuale della Chiesa si deve al recente intervento effettuato all'inizio degli anni 2000. Al suo interno si trovano le seguenti opere:
La Beata Vergine delle Grazie:
immagine ritenuta miracolosa, rinvenuta su un muro della casa del podere chiamato "Molinetto" di Tredozio, il 29 luglio 1752 fu solennemente trasportata nella Chiesa della Compagnia, fu canonizzata pubblicamente in "Madre di Misericordia e Fonte perenne di Grazia" e venne posta nel Tabernacolo della cappella fatta costruire appositamente.
Pieve di San Michele Arcangelo(Sec. XII) via C. Bandini - visitabile. Se ne hanno notizie sin dal 1203 quando era identificata come chiesa fuori dalle mura. Modificata più volte nelle struttura architettonica, originariamente era costruita su un'unica navata; le due navate laterali furono aggiunte infatti nel 1795. Fortemente danneggiata durante l'ultima guerra è stata restaurata negli anni successivi. Al suo interno è visibile il Crocifisso ligneo della scuola riminese (XIV secolo), un altorilievo in noce raffigurante San Michele Arcangelo opera dello scultore faentino Marocci, un battistero in pietra risalente al XV secolo.
Monastero della SS. Annunziata
Ubicazione: il Monastero della SS.Annunziata, di proprietà del Comune di Tredozio (FC) dal 1986 è ubicato a nord dell'abitato all'ingresso del paese, a sinistra per chi proviene da Faenza.
Cenni storici:
Data presunta di fondazione 1060.
1563: dal monastero del "Luogo d'Africa" vi si trasferirono 14 suore Domenicane.
1810: Napoleone soppresse gli ordini monastici e le suore domenicane dovettero abbandonare il convento, che, privato di ogni attività, fu messo in vendita e acquistato nel 1840 dalla famiglia Fabroni di Marradi.
1986: la famiglia Fabroni vende il convento al Comune di Tredozio.
Stato attuale: Dopo l'acquisto il Comune e la Soprintendenza ai Beni Culturali ed ambientali di Ravenna, hanno iniziato un lungo lavoro di restauro conservativo dell'immobile tutt'ora in corso grazie a finanziamenti pubbici e privati (Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì). Nel piano terreno del fabbricato e nell'ex Chiesa, restaurata grazie ad un congruo investimento della Soprintendenza di Ravenna, si tengono annualmente concerti, eventi e mostre, in particolare nel periodo invernale la mostra dei presepi.
Caratteristiche strutturali: il fabbricato colpisce per le sue vaste dimensioni e la sua struttura a ferro di cavallo rivolto verso il monte e la corte interna.
Il complesso è costituito da un fabbricato di superficie coperta di circa mq. 1300 che si articola attorno ad un cortile ed è circondato da una cinta muraria che racchiude una porzione di terreno di circa mq.6200, che sommato al terreno prospiciente il fabbricato creano una pertinenza di circa un ettaro. Si sviluppa su n.3 piani fuori terra, per un totale di circa n.100 vani con una superficie utile di circa mq.3.600. Al piano terra vi sono ubicate la foresteria, il porticato interno, la Chiesa, il refettorio, le cantine e altri spazi di servizio. Al piano primo e al piano secondo vi sono le celle e i servizi della clausura. L'Amministrazione Comunale di Tredozio sta cercando soluzioni per completare il restauro e usare il complesso che si presta per molteplici attività, fermo restando la destinazione turistico-ricettiva delle 11 camere già ultimate.
VULCANO DEL MONTE BUSCA
Definito il più piccolo vulcano d'Italia, in realtà si tratta di emanazioni di idrocarburi gassosi che, a contatto con l'ossigeno, rimangono perennemente accesi. Le fiamme della cosiddetta "fontana ardente" creano una particolare suggestione.