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GUIGLIA
Guiglia è un comune di 3.800 abitanti circa che si estende sulle prime colline che occupano il versante destro del fiume Panaro ad un’altezza di 490 metri sul livello del mare.
È soprannominata “Balcone dell’Emilia” merito della posizione che occupa in cima ad una collina che permette, da quasi tutto il paese, di vedere la maggior parte della provincia di Modena. Comprende il capoluogo Guiglia e sette frazioni: Roccamalatina, Samone, Monteorsello, Castellino, Gainazzo, Pieve di Trebbio e Rocchetta.
CASTELLINO DELLE FORMICHE
La denominazione Castellino delle Formiche è, con ogni probabilità, il frutto di una errata traduzione popolare del medievale “Castrum Formigis” che in realtà rimanda al latino “Formido, formidabilis”, cioè castello che incute timore.
Il castellino nel Medioevo fu sede di un ramo dei Malatigni proveniente dalle omonime rocche situate presso i Sassi di Roccamalatina e passò poi, nel ‘300, ai Montecuccoli che lo conservarono fino al 1623, anno in cui fu aggregato alla Podesteria di Guiglia, anch’essa poi infeudata, dal 1630, ai Montecuccoli.
CASTELLO DI GUIGLIA
Il castello è anche detto “Conventino” da un convento di carmelitani fondato presso le mura nel 1632 da Francesco Montecuccoli. Il solenne portale in facciata introduce al cortile con loggiato a colonne e stucchi di un fastoso barocco simile a quello delle seicentesche dimore estensi; domina su tutto il possente torrione medievale.
La torre del Pubblico, collocata davanti all’originario ingresso della rocca, (risalente presumibilmente da una data letta dallo storico Giannotti all’anno 1535), ha pianta quadrata, portale in cotto ad arco a strombo ed è sormontata dalla cella campanaria arretrata dotata di campana seicentesca.
PIEVE DI TREBBIO
La Pieve di San Giovanni Battista, sorge isolata nel profondo silenzio di maestose piante secolari. L’antica e prestigiosa chiesa madre, cui in origine furono soggette numerose cappelle, con ogni probabilità fu eretta nella seconda metà dell’XI sec. o nei primi anni del XII secolo. La tradizione vuole che sia stata fondata da Matilde di Canossa.
SASSI DI ROCCAMALATINA
Il parco regionale Sassi di Roccamalatina è un’area naturale protetta situata sull’Appennino modenese immediatamente prossimo alla pianura, sul versante destro della valle del fiume Panaro. È caratterizzato dalla presenza di tre spettacolari picchi rocciosi definiti storicamente “sassi”, sede di nidificazione del falco pellegrino. Il territorio della riserva presenta il tipico aspetto a calanchi argillosi dei preappennini alternate a lievi colline ricoperte di pascoli, fitti castagneti, vite e frutteti. In netto contrasto con il paesaggio generale, si elevano nel cuore del parco tre guglie in arenaria, derivati da stratificazioni più resistenti all’erosione originatesi nell’oligocene. La quota altimetrica spazia da 169 a 621 metri sul livello del mare. Il territorio è disseminato di borghi rurali e resti di antiche fortificazioni medioevali.
È soprannominata “Balcone dell’Emilia” merito della posizione che occupa in cima ad una collina che permette, da quasi tutto il paese, di vedere la maggior parte della provincia di Modena. Comprende il capoluogo Guiglia e sette frazioni: Roccamalatina, Samone, Monteorsello, Castellino, Gainazzo, Pieve di Trebbio e Rocchetta.
CASTELLINO DELLE FORMICHE
La denominazione Castellino delle Formiche è, con ogni probabilità, il frutto di una errata traduzione popolare del medievale “Castrum Formigis” che in realtà rimanda al latino “Formido, formidabilis”, cioè castello che incute timore.
Il castellino nel Medioevo fu sede di un ramo dei Malatigni proveniente dalle omonime rocche situate presso i Sassi di Roccamalatina e passò poi, nel ‘300, ai Montecuccoli che lo conservarono fino al 1623, anno in cui fu aggregato alla Podesteria di Guiglia, anch’essa poi infeudata, dal 1630, ai Montecuccoli.
CASTELLO DI GUIGLIA
Il castello è anche detto “Conventino” da un convento di carmelitani fondato presso le mura nel 1632 da Francesco Montecuccoli. Il solenne portale in facciata introduce al cortile con loggiato a colonne e stucchi di un fastoso barocco simile a quello delle seicentesche dimore estensi; domina su tutto il possente torrione medievale.
La torre del Pubblico, collocata davanti all’originario ingresso della rocca, (risalente presumibilmente da una data letta dallo storico Giannotti all’anno 1535), ha pianta quadrata, portale in cotto ad arco a strombo ed è sormontata dalla cella campanaria arretrata dotata di campana seicentesca.
PIEVE DI TREBBIO
La Pieve di San Giovanni Battista, sorge isolata nel profondo silenzio di maestose piante secolari. L’antica e prestigiosa chiesa madre, cui in origine furono soggette numerose cappelle, con ogni probabilità fu eretta nella seconda metà dell’XI sec. o nei primi anni del XII secolo. La tradizione vuole che sia stata fondata da Matilde di Canossa.
SASSI DI ROCCAMALATINA
Il parco regionale Sassi di Roccamalatina è un’area naturale protetta situata sull’Appennino modenese immediatamente prossimo alla pianura, sul versante destro della valle del fiume Panaro. È caratterizzato dalla presenza di tre spettacolari picchi rocciosi definiti storicamente “sassi”, sede di nidificazione del falco pellegrino. Il territorio della riserva presenta il tipico aspetto a calanchi argillosi dei preappennini alternate a lievi colline ricoperte di pascoli, fitti castagneti, vite e frutteti. In netto contrasto con il paesaggio generale, si elevano nel cuore del parco tre guglie in arenaria, derivati da stratificazioni più resistenti all’erosione originatesi nell’oligocene. La quota altimetrica spazia da 169 a 621 metri sul livello del mare. Il territorio è disseminato di borghi rurali e resti di antiche fortificazioni medioevali.