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BAISO

Baiso è una località turistica nota per gli spettacolari calanchi e i boschi ricchi di funghi. Baiso, come le vicine località Valestra e Casteldaldo rappresenta una piccola enclave di cultura bizantino romagnola, che si esprime ancor oggi nella gastronomia: qui si privilegia la pecora e il castrato al maiale.
Visto alla distanza, Baiso si presenta con una lunga schiera di caseggiati aggrappati al bordo di un vasto anfiteatro. Località turistica nota, oltrechè per i boschi ricchi di funghi, perché rappresenta, una particolarissima enclave di cucina cultura bizantino-romagnola. Ne fa fede la cucina tradizionale, ancora oggi incentrata sulla pecora e il castrato, al posto dei maiale onnipresente in Emilia.Il paese sorge sul ciglio di impressionanti erosioni calanchive, circondato da boschi xerofili. Il clima mite e la dotazione di infrastrutture per lo sport (piscina, campi sportivi, rete sentieristica) fanno di Baiso un'importante meta di turismo naturalistico e ambientale. Tra le testimonianze storico-culturali si possono menzionare l'antica chiesa plebana di S. Lorenzo, risalente al periodo matildico (secoli XI-XII), di cui restano peraltro poche tracce a causa della frana che la travolse sul finire del Settecento.
Il castello di Baiso, di proprietà privata, sorge invece in cima ad un colle arenaceo a nord dell'abitato e domina l'intera vallata del Tresinaro.
E' inoltre possibile osservare la bella zona attorno alla chiesa di S. Cassiano, con ampia veduta sulla valle del Secchia.
Note Storiche:
Risale al 954 la prima menzione di "Bagisium" e la troviamo nella "Vita Mathildis" del monaco Donizone quando parla dell'assedio di Canossa. In quegli anni la storia di Baiso è legata alla famiglia Baisi, che prese appunto il nome dalla località. ("AA.VV., 1992)
E' inoltre possibile osservare la bella zona attorno alla chiesa di S. Cassiano, con ampia veduta sulla valle del Secchia.
Note Storiche:
Risale al 954 la prima menzione di "Bagisium" e la troviamo nella "Vita Mathildis" del monaco Donizone quando parla dell'assedio di Canossa. In quegli anni la storia di Baiso è legata alla famiglia Baisi, che prese appunto il nome dalla località. ("AA.VV., 1992)

