SAN MARTINO IN RIO
San martino in Rio è un comune di 8102 abitanti della provincia di reggio emilia. Luogo ricco di storia e cultura, la cui visita offre diversi spunti di approfondimento: non solo monumenti, ma anche importanti musei, personaggi e tradizioni
MUSEO DELL'AGRICOLTURA E DEL MONDO RURALE
Il museo, aperto nel 1968 e ristrutturato nel 1994, presenta una scelta dei più significativi reperti della cultura contadina ed artigiana della media pianura reggiana. Le diverse sezioni sono dedicate a: lavoro nei campi, coltivazione della canapa, produzione viticola, allevamento e presenza dell'animale, filatura e tessitura, produzione di cordame e di fruste, fabbricazione di scope, produzione e lavorazione del truciolo, molino ed arte molitoria, caseificio ed arte casearia, macellazione del suino, casa rurale. Il museo è allestito nelle sale della Rocca Estense ed è diviso in quattro sezioni: il territorio, mondo contadino e produzione agricola, i luoghi della trasformazione (canapa, truciolo, saggina e poi ancora farina, carne, formaggio), la dimora rurale. E' il risultato di una ricerca di un gruppo di appassionati che ha raccolto e preservato una grande quantità di testimonianze materiali, orali e documentarie del mondo contadino locale. Il museo conserva e valorizza le testimonianze umane e l'esperienza contadina della pianura reggiana, quale era fino all'inizio del secolo prima della meccanizzazione agricola. Sono a disposizione inoltre altre strutture e servizi: archivio, biblioteca, fototeca, fonoteca, videoteca.
CHIESA DI SAN CARLO BORROMEO
Un recente controsoffitto in legno nasconde la volta originale. La chiesa ha al suo interno opere notevoli quali tele dei secoli XVI e XVII e paliotti in scagliola ed altari intarsiati.
La tela in cui San Francesco riceve le stimmate è una esecuzione molto interessante stilisticamente anche per la descrizione del paesaggio. La tela si accomuna alla tavola dell'altare maggiore della parrocchiale.
Le tele di San Sebastiano dovevano costituire i laterali di un grande quadro poi smembrato come dimostrano i brani di composizione rimasti sui lati e il paesaggio che continua idealmente in ogni tela
Le opere sono datate 1521 e firmati da Ercole Banci.
ROCCA ESTENSE
Nell'interno, gli ambienti più significativi sono la Cappella di S. Giovanni (XV secolo) e alcune stanze con cassettoni dipinti, affreschi e stucchi risalenti ai secoli XV-XVIII.
Al I piano (piano nobile) ospita la Biblioteca. Al pianterreno ospita il Museo dell'Agricoltura e del Mondo Rurale.
A partire dal 1430 la rocca ed il feudo diventano dominio degli Estensi. Grazie a Borso d’Este si inizia una radicale opera di restauro con ingegneri ducali e pittori che decorano diverse parti dell’ edificio. Nel 1497 il feudo passa a Sigismondo, fratello di Borso ed iniziatore della linea degli Este San Martino. Il matrimonio di Filippo I d’Este con Maria, figlia di Emanuele Filiberto di Savoia, nel 1570, determina l’esigenza di trasformare la costruzione in una sontuosa residenza. Si amplia l’edificio costruendo l’ala ovest, con scalone e sale di rappresentanza.