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Il paese sorge tra le verdi colline dell'Appennino tosco-romagnolo, lungo la Valle del fiume Bidente, nel cuore del Parco delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna.
Immerso nel verde del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, di cui ospita la sede e un Centro visita, il territorio di Santa Sofia offre al visitatore luoghi particolarmente suggestivi dal punto di vista naturalistico, come la foresta di Campigna e il bacino artificiale della Diga di Ridracoli. Città del buon vivere, per la qualità dei prodotti gastronomici e la ricerca di uno stile di vita armonico e compatibile, Santa Sofia fa parte del circuito delle Città Slow.
Frequentata sin dall’antichità, nel medioevo il suo territorio un tempo era ricco di castelli, insediamenti religiosi e monastici.
Accanto agli edifici religiosi nacquero successivamente importanti esempi di architettura privata, ancor oggi visibili esternamente come Palazzo Giorgi (XVII sec) e Palazzo Bianchini Mortani, nella antica borgata di Mortano. Nel XVI secolo la località cadde sotto l’influenza fiorentina e vi rimase per diversi secoli.
Oggi Santa Sofia è una ridente cittadina che offre opportunità di visita in ogni momento dell'anno e dove il buon vivere, la natura e l’arte contemporanea sono di casa.
Il paese vanta infatti la Galleria d'arte Vero Stoppioni dove si possono ammirare numerose opere dell'artista Mattia Moreni, il parco fluviale con sculture all’aperto di vari artisti tra cui i coniugi Poirer, e una rassegna d’arte d’importanza nazionale, il Premio Campigna.
Specialità gastronomica tipica dell'alta Valle del Bidente è il tortello alla lastra, ripieno di zucca e patate (e non solo), che ogni anno, a metà ottobre, viene celebrato nella rinomata sagra omonima. ll nome trae origine dalla “lastra”, ruvida pietra di arenaria sulla quale venivano sdraiati i tortelli a cuocere.
Per tutti gli appassionati di arte, si segnala il prestigioso "Premio Campigna" dedicato ad autori contemporanei, locali e nazionali, che si tiene ogni anno a settembre dal 1955.
A circa 15 km a Santa Sofia, lungo la S. P. del Bidente, si trova il borgo medievale di Corniolo. Già feudo dei Conti Guidi, oggi l'accogliente paese, ricco di strutture turistiche e interessanti opere d'arte come la chiesa di San Pietro databile al XII sec., è un ottimo punto di partenza per escursioni e passeggiate.
Percorrendo invece la strada forestale che porta al Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi per 2 circa km e poi proseguendo a piedi per un breve tratto, si raggiunge l'affascinante San Paolo in Alpe, 1000 mt, antico abitato contadino oggi completamente abbandonato.
SANTA SOFIA

Accanto agli edifici religiosi nacquero successivamente importanti esempi di architettura privata, ancor oggi visibili esternamente come Palazzo Giorgi (XVII sec) e Palazzo Bianchini Mortani, nella antica borgata di Mortano. Nel XVI secolo la località cadde sotto l’influenza fiorentina e vi rimase per diversi secoli.
Oggi Santa Sofia è una ridente cittadina che offre opportunità di visita in ogni momento dell'anno e dove il buon vivere, la natura e l’arte contemporanea sono di casa.
Il paese vanta infatti la Galleria d'arte Vero Stoppioni dove si possono ammirare numerose opere dell'artista Mattia Moreni, il parco fluviale con sculture all’aperto di vari artisti tra cui i coniugi Poirer, e una rassegna d’arte d’importanza nazionale, il Premio Campigna.
Per tutti gli appassionati di arte, si segnala il prestigioso "Premio Campigna" dedicato ad autori contemporanei, locali e nazionali, che si tiene ogni anno a settembre dal 1955.
Percorrendo invece la strada forestale che porta al Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi per 2 circa km e poi proseguendo a piedi per un breve tratto, si raggiunge l'affascinante San Paolo in Alpe, 1000 mt, antico abitato contadino oggi completamente abbandonato.

