LUZZARA
Luzzara è un comune di 9132 abitanti. è geograficamente equidistante tra Reggio-Emilia, Mantova, Parma, e pur avendo un paesaggio tipicamente padano, gode di tutti privilegi legati ad una piccola città.
MUSEO NAZIONALE ARTI NAIVES CESARE ZAVATTINI
Il museo istituito nel 1967 sviluppando un'idea di Cesare Zavattini, raccoglie ordina ed espone ogni documento inerente alla vita ed alle opere di pittori naives italiani e stranieri; quadri, disegni, incisioni, libri, giornali, riviste, films, fotografie,cataloghi, nastri magnetici, diapositive. Vi è collegato inoltre un archivio consultabile. Il museo promuove iniziative di valorizzazione e diffusione dell'arte naif. Organizza con cadenza biennale il Premio Nazionale di Arti Naives "Cesare Zavattini".
Il Museo, ospitato nel quattrocentesco ex convento degli Agostiniani è stato fondato nel 1967 da Zavattini contemporaneamente alla Rassegna di Arti Naives.
CHIESA PARROCCHIALE DI SAN GIORGIO
Nell'868 l'imperatrice Agilberga dona l'oratorio al monastero di San Sisto a Piacenza.
Nel 1106, quando Luzzara passa a Matilde di Canossa, l'oratorio diventa parrocchia dotata di fonte battesimale.
Nel 1521 il Vescovo dispone l'inizio dei lavori di restauro alla chiesa.
Una lapide, conservata nella chiesa, attesta la consacrazione avvenuta nel settembre del 1772 dopo i nuovi lavori di restauro e ripristino.
A quell'epoca risalgono anche i restauri della facciata mentre la tinteggiatura interna ed esterna è stata rifatta dopo il 1930.
L'interno della chiesa, in stile barocco, è a croce latina a tre navate con colonne e con tre cappelle laterali di cui due parzialmente in stile rinascimentale, transetto, cupola ottagonale e profonda abside.
L'edificio contiene alcune pregevoli tele e ornamenti tra cui spiccano:
· la "Madonna col Bambino tra San Giorgio e San Girolamo" di Bernardino Luini (secolo XVI) di scuola lombarda
· "Pietà" (secolo XVIII)
· "Deposizione" del secolo XVI
· "Annunciazione" del Paliotto
· "Cristo nel Getzemani" (secolo XVIII).
A destra del presbiterio si trova la cappella Gonzaga della Madonna del Rosario
La facciata della chiesa e le pareti laterali sono in stile Barocco, l'abside è in stile romanico.
MUSEO DEL TRUCIOLO
E’ l’unico esemplare nell’Italia Settentrionale di lavorazione del legno per ricavarne trucioli, e da questi la treccia che, ricucita, dà forma ai cappelli di paglia che per secoli sono stati la principale attività della frazione. Risale infatti al ‘600 l’inizio della produzione dei cappelli, che è durata fino a una decina di anni fa nel 2004, quando chiuse la fabbrica Fratelli Ruina (che ha donato parte delle attrezzature in esposizione). L’idea venne a un carpigiano, Nicolò Biondo (1456-1516), al servizio dei frati di un Convento di Carpi: prendendo un ramo di salice e liberandolo della scorza, si accorse che procedendo al taglio di lunghe strisce con la roncola, queste si potevano intrecciare come il gambo dei cereali.