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LONGIANO

LONGIANO

Uno dei paesi più caratteristici del territorio collinare della provincia di Forlì-Cesena è senz’altro Longiano, uno dei “balconi di Romagna”, che dall’alto del suo colle domina il panorama, circondato da vigneti, frutteti, oliveti. Longiano, 6700 abitanti circa, è il tipico borgo medioevale sviluppatori attorno al suo duecentesco castello malatestiano, tenuto in ottime condizioni e recentemente restaurato rispettando le originarie metodologie costruttive, edificato sulle fondamenta di un castello difensivo d’epoca ancora precedente.

Data la sua posizione, il paese nei secoli è stato conteso tra le diverse signorie, tra i quali i riminesi, modenesi e veneziani, il Borgia subendo anche più di una distruzione e incendi. All’interno del paese c’è un altro vanto architettonico di cui i longianesi sono particolarmente orgogliosi: il Teatro Petrella, costruito nel 1876 e restaurato tra il 1980 e il 1986, un piccolo gioiello spesso scelto da  grandi artisti e compagnie teatrali importanti per aprire le loro tournee nazionali.

Percorrendo le stradine acciottolate del borgo, ci si ritrova nella pittoresca Piazza Malatesta dalla quale  si vede sullo sfondo la porta di accesso al castello, con a fianco la slanciata torre civica.

Il castello malatestiano, posto in posizione dominante rispetto al sottostante paese, è circondato da una doppia cinta muraria ancora ben conservata, con tre porte tutt'ora esistenti,porta Girone, porta Tagliata e porta del Ponte.

Oltrepassato il cancello ci troviamo in una piazzetta interna con un balcone panoramico; nello slargo c’è la pregevole "fontana dei Veneziani", del 1500, testimone della breve dominazione locale della Repubblica di Venezia. La parte centrale della fortificazione è oggi sede della fondazione Tito Balestra, una ricchissima collezione di opere d'arte contemporanea raccolte dall’omonimo poeta e giornalista longianese. A sinistra del castello si trova la ex Chiesa della Madonna di Loreto mentre sulla destra c’è laTorre civica, la  più alta di tutto il complesso, che aveva una funzione soprattutto militare e difensiva.

La bellezza del patrimonio storico-artistico si coniuga perfettamente con l’estetica del paesaggio; la tranquillità e la pacatezza del borgo, che gli hanno fatto vincere vent’anni fa il premio di “Città Ideale”.

 

Molte anche le iniziative culturali legate alla Fondazione Tito Balestra, e ancor di più quelle legate all’economia locale ed in particolare le ciliegie, l’olio dell’antico frantoio di Balignano, il vino e gli altri prodotti tipici. Ogni manifestazione è sempre condita dai sapori della cucina romagnola e dai prelibati vini delle colline longianesi, sangiovese, trebbiano e albana, ad accompagnare una gustosa piadina romagnola farcita con il prosciutto crudo, il salame o lo squaquerone. Nei ristoranti, osterie, trattorie e nei numerosi agriturismi del territorio longianese le specialità gastronomiche della cucina locale sono sostanzialmente quelle della Romagna. Sulle tavole cappelletti, passatelli, tagliatelle al ragù, lasagne, strozzapreti, maltagliati e via dicendo; tra i secondi classici vanno per la maggiore gli arrosti, coniglio con patate al forno, castrato, selvaggina e maiale in umido o ai ferri. Salumi e formaggi non mancano mai, tra cui il famoso “formaggio di fossa”  ed al dolce che i romagnoli hanno fatto loro, la zuppa inglese, o laciambella inzuppata nell’Albana dolce di Bertinoro. 

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