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MOGLIA
Moglia (La Mòja in dialetto) è un comune di 5.623 abitanti situato nel basso mantovano . Si trova nella fascia territoriale a ridosso del Po che, per affinità di tradizioni, di costumi, di economia e di cultura viene comunemente chiamato Oltrepò mantovano. Il territorio comunale è formato, oltre che dal capoluogo, dalle frazioni di Bondanello, Coazze e Trivellano, per un totale di 31,55 kmq. Confina a nord con i comuni di Pegognaga e San Benedetto Po, ad est con quello di Quistello, a sud con i comuni modenesi di Concordia sulla Secchia e Novi di Modena e con quelli reggiani di Rolo e Reggiolo, ed infine ad ovest con Gonzaga.
DA VEDERE
CHIESA DI SAN GIOVANNI BATTISTA
Costruita alla fine del sec XVI, la chiesa di S.Giovanni Battista, a navata unica, due cappelle laterali e torre campanaria, è completa di sagrestia e canonica. La consacrazione a chiesa parrocchiale ha luogo nel 1609. Solo nel sec. XVIII, attraverso imponenti lavori di ampliamento e di allungamento, la chiesa assume la sua struttura attuale a tre navate. Nel secolo XIX si arricchisce della gradinata esterna, mentre tra il 1920-21 sarà completamente decorata all’interno da Ettore Pizzini. Contiene alcune tele di Giovanni Cadioli (sec. XVIII).
ECOMUSEO DELLE BONIFICHE
L’Ecomuseo delle Bonifiche, comprendente l’intero territorio comunale, è dotato di 14 km di piste ciclopedonali, che si sviluppano sugli argini dei canali di bonifica e del fiume Secchia; quattro aree di sosta e di orientamento; pannelli didattici che illustrano gli aspetti naturalistici, paesaggistici, storici, idraulici, architettonici del territorio mogliese; un centro di documentazione nella sede di Piazza Libertà per conservare la storia delle bonifiche e del territorio mogliese; un’area attrezzata per la sosta di camper nel piazzale del Centro sportivo Comunale.
IDROVORA DELLE MONDINE
L’impianto idrovoro delle Mondine venne ultimato nel 1926 nell’ambito della Bonificazione Parmigiana-Moglia. L’impianto è costituito da un edificio principale in cui sono installate 5 pompe centrifughe azionate da un motore elettrico, da un bacino di scarico (o mandracchio) e da una chiavica emissaria attraverso cui le acque del bacino di scarico vengono riversate nel Secchia garantendo nel contempo che le acque del fiume in piena non allaghino le campagne. L’architettura degli edifici ha un’evidente impostazione classica, l’uso di laterizio, marmi e ferro battuto contribuisce a coniugare gli aspetti funzionali a quelli estetici in una mirabile sintesi. L’impianto appartiene al Consorzio di bonifica dell’Emilia Centrale.
MUSEO DEL SALAME CASALINO
Da decenni, la famiglia Mezza di Corte Valle San Martino raccoglie e conserva centinaia di oggetti e strumenti legati alla vita di un tempo nelle campagne della Bassa mantovana. Questa passione ha dato vita ad una raccolta ricchissima quanto varia, che si caratterizza per la presenza di una collezione tematica legata all’allevamento dei suini e alla trasformazione delle loro carni in pregiato salam casalìn, prodotto d’eccellenza delle famiglie agricole mantovane.
VILLA GALVAGNINA
La costruzione si trova tra il borgo di Coazze e la frazione Galvagnina. Grande casa signorile rinascimentale internamente decorata da affreschi del Giulio Romano o, più probabilmente, da allievi dell’illustre maestro, il fabbricato si presenta come un edificio dalla pianta quadrata imperfetta che si articola su due piani. Dotato di un ampio salone a pian terreno e di numerose stanze, all’interno possono essere ancora apprezzati, oltre agli affreschi, il pavimento con formelle originali e i soffitti lignei a cassettoni. Uno stemma dipinto su un camino attesta che il palazzo appartenne ai Gonzaga signori di Mantova.Leggi di più...
DA VEDERE
CHIESA DI SAN GIOVANNI BATTISTA
Costruita alla fine del sec XVI, la chiesa di S.Giovanni Battista, a navata unica, due cappelle laterali e torre campanaria, è completa di sagrestia e canonica. La consacrazione a chiesa parrocchiale ha luogo nel 1609. Solo nel sec. XVIII, attraverso imponenti lavori di ampliamento e di allungamento, la chiesa assume la sua struttura attuale a tre navate. Nel secolo XIX si arricchisce della gradinata esterna, mentre tra il 1920-21 sarà completamente decorata all’interno da Ettore Pizzini. Contiene alcune tele di Giovanni Cadioli (sec. XVIII).
ECOMUSEO DELLE BONIFICHE
L’Ecomuseo delle Bonifiche, comprendente l’intero territorio comunale, è dotato di 14 km di piste ciclopedonali, che si sviluppano sugli argini dei canali di bonifica e del fiume Secchia; quattro aree di sosta e di orientamento; pannelli didattici che illustrano gli aspetti naturalistici, paesaggistici, storici, idraulici, architettonici del territorio mogliese; un centro di documentazione nella sede di Piazza Libertà per conservare la storia delle bonifiche e del territorio mogliese; un’area attrezzata per la sosta di camper nel piazzale del Centro sportivo Comunale.
IDROVORA DELLE MONDINE
L’impianto idrovoro delle Mondine venne ultimato nel 1926 nell’ambito della Bonificazione Parmigiana-Moglia. L’impianto è costituito da un edificio principale in cui sono installate 5 pompe centrifughe azionate da un motore elettrico, da un bacino di scarico (o mandracchio) e da una chiavica emissaria attraverso cui le acque del bacino di scarico vengono riversate nel Secchia garantendo nel contempo che le acque del fiume in piena non allaghino le campagne. L’architettura degli edifici ha un’evidente impostazione classica, l’uso di laterizio, marmi e ferro battuto contribuisce a coniugare gli aspetti funzionali a quelli estetici in una mirabile sintesi. L’impianto appartiene al Consorzio di bonifica dell’Emilia Centrale.
MUSEO DEL SALAME CASALINO
Da decenni, la famiglia Mezza di Corte Valle San Martino raccoglie e conserva centinaia di oggetti e strumenti legati alla vita di un tempo nelle campagne della Bassa mantovana. Questa passione ha dato vita ad una raccolta ricchissima quanto varia, che si caratterizza per la presenza di una collezione tematica legata all’allevamento dei suini e alla trasformazione delle loro carni in pregiato salam casalìn, prodotto d’eccellenza delle famiglie agricole mantovane.
VILLA GALVAGNINA
La costruzione si trova tra il borgo di Coazze e la frazione Galvagnina. Grande casa signorile rinascimentale internamente decorata da affreschi del Giulio Romano o, più probabilmente, da allievi dell’illustre maestro, il fabbricato si presenta come un edificio dalla pianta quadrata imperfetta che si articola su due piani. Dotato di un ampio salone a pian terreno e di numerose stanze, all’interno possono essere ancora apprezzati, oltre agli affreschi, il pavimento con formelle originali e i soffitti lignei a cassettoni. Uno stemma dipinto su un camino attesta che il palazzo appartenne ai Gonzaga signori di Mantova.