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SAN GIACOMO DELLE SEGNATE

SAN GIACOMO DELLE SEGNATE

San Giacomo delle Segnate è un comune di 1.764 abitanti istituito nel 1922 in seguito allo scorporo di una porzione del territorio comunale di Quistello. E’ da presumersi che almeno una porzione dell’attuale territorio del Comune, fosse parte dei legati coi quali Tebaldo di Canossa fondò, corrente l’anno 1007 dopo Cristo, l’abbazia benedettina dell’isola del Polirone. Tuttavia, si ritiene degna di attenzione la tesi secondo la quale la corte ‘”della Signada” e la contrada annessa, siano entrate a far parte dei possedimenti benedettini giurisdizionati dalla corte e dal castello di Quistello intorno alla metà del XIII secolo.    

CENTRO CULTURALE “CA’ DI POM”
Di origini settecentesche e di nobiliare tradizione agricola, in stato di totale degrado e destinata alla demolizione, luogo natale dell’artista Vanni Viviani che, deciso ad abbandonare Milano, ne fa la casa dei suoi sogni. Un lungo ed accurato restauro restituisce l’antico decoro alla sobria e elegante costruzione in cotto, con il porticato, le barchesse, i fienili e le stalle.
La sua affascinante magia si doppia rispecchiandosi in un laghetto che nel suo dilatarsi rammenta una sagoma di mezza mela dove pigramente scivolano coppie di cigni bianchi e neri. Le porte della casa hanno maniglie fatte di grossi pomi rossi. Una elegante edicola votiva realizzata dall’artista, nel lato della corte, con la vergine del pomo coronata da mantegnesca ghirlanda dei dolci frutti. Una casa ad immagine e somiglianza di Viviani e del suo frutto ispiratore, fuori e dentro, dove orologi scandiscono il tempo delle mele e mille altre curiose sculture e dipinti catturano lo sguardo.

VILLA ARRIGONA
Nel contesto delle ville del contado mantovano l’Arrigona riveste rilevante importanza artistica e storica. Le rilevanti dimensioni del complesso architettonico, che comprende la seicentesca villa con i corpi di fabbrica, l’oratorio tardo barocco, il parco, il terreno coltivato, rendono ancora oggi l’idea della ricchezza e del fasto della nobile famiglia committente, gli Arrigoni. Il progetto della costruzione della villa, realizzata tra il 1613 e il 1622, è da ascrivere all’architettoAntonio Maria Viani, già prefetto delle fabbriche ducali gonzaghesche. Storicamente la tipologia strutturale della villa si differenzia sia dal palazzo di città sia dalla corte rurale. La villa si configura come una dimora signorile di compagna, abitata di norma stagionalmente, con i suoi fabbricati annessi e con il giardino o il parco.



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