SUSTINENTE
DA VEDERE
CHIESA DELL’ANNUNCIAZIONE
A Sacchetta, la chiesa è dedicata all’Annunciazione. E all’Annunciazione è dedicata la pala collocata nella chiusura rettilinea del presbiterio, e attribuita a Ippolito Scarsella, detto lo Scarsellino da Ferrara. L’edificio presenta caratteri barocchi ed era possibile ammirare, conservato al suo interno, un ricco ed importante patrimonio pittorico. Nell’altare del Crocifisso si può ammirare un piccolo quadro rappresentante il “Ecce Homus” attribuito alla Scuola del Dolci. Sotto l’altare, un Cristo morto seicentesco, in legno scolpito e laccato. Tanta ricchezza è senza dubbio legata alla presenza dei Cavriani, antica famiglia mantovana che, a lato della chiesa, ebbe il suo cimitero privato.
CHIESA DI SAN MICHELE ARCANGELO
La chiesa parrocchiale di Sustinente è dedicata a San Michele Arcangelo. All’esterno una lapide ricorda monsignor Luigi Martini, confortatore dei Martiri di Belfiore, nato a Sustinente. La sua fondazione risale alla presenza dei monaci polironiani nel territorio di Sustinente, anche se l’architettura attuale, di recente restaurata, è settecentesca. Di stile neoclassico, la chiesa, ha tre navate ed è decorata sulla volta da tempere, eseguite a metà del Novecento, che rappresentano l’opera dello Spirito Santo nella Chiesa. Il tempio custodisce un “San Michele e una Santa Lucia e Filomena” di Giulio Cesare Arrivabene, pittore mantovano della prima metà dell’Ottocento, un coro intagliato di Ferdinando Bergamaschi, dello stesso periodo, e stucchi di Mario Polpatelli.
VILLA GUERRIERI GONZAGA
Residenza di maggiore prestigio della zona è Villa Guerrieri Gonzaga, eretta attorno al 1650. La villa ospita l’azienda agricola “Corte Restara”, tuttora di proprietà dei marchesi Guerrieri Gonzaga, che produce uva da vino di qualità (principalmente rosso), cereali ed orticole specializzate. Parte dei fabbricati ristrutturati sono adibiti ad Agriturismo “Ca’ Guerriera” e che si estende nella golena difesa di Sustinente e Serravalle per circa 50 ettari (la Restara indica nella toponomastica locale i terreni “esterni” all’argine principale e, nel caso della golena difesa, protetti dalle alluvioni con un altro arginello).