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SOGLIANO AL RUBICONE

SOGLIANO AL RUBICONE

Il territorio comunale di Sogliano al Rubicone occupa una vasta zona compresa tra i fiumi Savio e Rubicone; è prevalentemente collinare ed offre ampi panorami che spaziano dagli Appennini al Mare Adriatico. All'interno del paese è stato realizzato un percorso poetico dedicato al poeta Giovanni Pascoli. Profondo fu il legame affettivo tra l'artista ed "il piccolo grandemente amato paese di Romagna", testimoniato dalla cittadinanza onoraria conferita a Pascoli nel 1906. Passeggiare per le vie del Parco Pascoliano significa percorrere un duplice cammino: uno nei luoghi fisici che fecero parte della vita del poeta e che costituirono fonte di ispirazione artistica, e l'altro nella poetica pascoliana, attraverso la lettura delle poesie che si incontrano ad ogni tappa.

E' l'occasione per conoscere il territorio soglianese e le sue tradizioni, assaporare l'intenso intreccio tra natura, poesia e storia caratteristico del nostro paese. Seguendo il percorso pascoliano si giunge al centro del paese. In Piazza Garibaldi si trova il Palazzo della Cultura (Palazzo Ripa-Marcosanti), che ospita tre interessanti mostre permanenti: la Raccolta Veggiani, la Collezione di Arte Povera ed il Museo della Linea Christa. In Via G. Pascoli sorge l'ex Monastero delle Agostiniane, fondato da don Paolo Mariani nel 1824 a fianco dell'antico Oratorio della Pietà (1518), oggi chiamato Chiesa della Madonna dello Spasimo.

Dell'intero complesso è visitabile quest'ultima chiesetta. Nella vicina Piazza della Repubblica si trova il Palazzo Comunale, attuale sede del Municipio. All'interno è conservato un antico stemma in marmo con il Leone di San Marco fatto predisporre da Ramberto Malatesta agli inizi del secolo XVI. 

In Piazza G. Mazzini si trova il Teatro Comunale "Elisabetta Turroni", inaugurato nel 1997 dopo un radicale restauro. Vicino al teatro si può ammirare la Chiesa del Suffragio , costruita verso il 1679; l'annessa Torre Civica risale invece al 1867. All' interno della chiesa sono conservati dipinti di notevole valore, tra cui ricordiamo un grande quadro ad olio risalente al XVIII sec., raffigurante la sacra famiglia.

In Piazza G. Matteotti si può osservare la facciata dell'ex Casa del Fascio, dal peculiare stile architettonico; fu progettata nel 1941 dall'architetto bolognese Luigi Giordani su interessamento dello stesso Mussolini. Dettaglio della Ex Casa del Fascio Presente In Piazza Matteotti

Nella stessa piazza si trova la Fontana delle Farfalle, divenuta ormai uno dei simboli di Sogliano: la fontana è stata ideata dall'artista Tonino Guerra e inaugurata nel 2003. L'intero territorio comunale è complessivamente interessante, sia dal punto di vista storico che naturalistico. É visitabile anche a piedi, camminando lungo i "Sentieri delle Farfalle", percorsi di trekking e mountain-bike portati a termine nel 2005.

PALAZZO DELLA CULTURA Il palazzo della cultura ospita tra le sua mura tre interessanti mostre permanenti:

COLLEZIONE VEGGIANI
Antonio Veggiani, laureato in ingegneria mineraria, fu un grande cultore della conoscenza tesa alla scoperta del proprio territorio. Il Comune di Sogliano ha ora l'onore di tutelarne l'intero patrimonio documentario. La collezione è costituita da due sezioni - una documentaria e una mineralogica - allestite all'interno di sei splendide sale affrescate. La raccolta è formata da oltre 5000 volumi di cultura generale, manoscritti, estratti di natura scientifica, materiale fotografico e diapositive. Inoltre contiene numerosi reperti fossili e minerari, fra cui il prezioso ovoide d'ambra di 625 gr. recuperato dal Veggiani presso Campaolo, frazione di Sogliano al Rubicone. 

COLLEZIONE D'ARTE POVERA
C'è una storia, oltre a quella scritta dagli storici in ponderosi volumi ricchi di date, cifre e citazioni, altrettanto importante, raccontata in foglietti, figurine, santini: è quella narrata nelle cosiddette "carte povere", così definite perché non hanno la ricchezza di un libro o la "dignità" di un giornale ma affidano i loro colorati messaggi ad un solo foglio o a poche pagine. Le carte povere presenti in questo museo abbracciano un periodo relativamente breve della storia dell'illustrazione, in pratica circa cento anni. La rivoluzione nelle carte povere avviene nella seconda metà dell'Ottocento quando una nuova tecnica, la cromolitografia, rende possibile la stampa di immagini a colori, a basso costo ed in grandi tirature: è il trionfo del colore e del gusto della decorazione. Meravigliare, affascinare, colpire l'occhio e la fantasia ma senza pretendere di educare sono alcune delle caratteristiche più singolari delle carte povere. 

MUSEO DELLA LINEA CHRISTA
La Linea Christa consisteva in una serie di capisaldi e punti strategici posti lungo il fiume Rubicone, lungo la quale i soldati tedeschi fermarono temporaneamente l'avanzata delle truppe alleate nell'ottobre del 1944, durante la Seconda Guerra Mondiale. Il museo espone materiali bellici utilizzati dagli eserciti che combatterono sulle colline soglianesi e nei territori circostanti. Una sezione fotografica documenta la visita a Sogliano di Benito Mussolini, l'arrivo degli alleati, i danni della guerra e altro ancora... Inoltre, per rendere più realistica l'idea di quello che accadeva durante le incursioni aeree alleate, è stata allestita la ricostruzione di un rifugio antiaereo, all'interno di una grotta dei sotterranei del palazzo.

 MOSTRA PERMANENTE DEL DISCO E DELLA REGISTRAZIONE MUSICALE
L'invenzione del disco è strettamente intrecciata con l'evoluzione socio-culturale dell'uomo. La collezione soglianese, per alcuni aspetti unica in Italia, è dedicata all'evoluzione della registrazione sonora, a partire dal 1877, coi primi cilindri di cera, sino ad arrivare ai moderni laser disk. autentiche rarità: i più antichi strumenti ideati dall'uomo per riprodurre suoni; importanti discorsi pronunciati da personaggi storici, come quello pronunciato da Vittorio Emanuele III in occasione dell'insediamento al trono (anno 1900); antichi grammofoni e rari dischi "a 78 giri"; "Picture Disc", ovvero dischi dipinti, come quello disegnato da Pablo Picasso; biglietti originali per il Festival di Woodstock. Il museo possiede chitarre autografate da Bruce Springsteen, Jimmy Page e Robert Plant, e dischi d'oro e di platino assegnati ai più prestigiosi musicisti rock: Led Zeppelin, Beatles, Eric Clapton, Rolling Stones. Da segnalare la vasta collezione di libretti d'opera, che va dal Seicento al Novecento.

 MUSEO LEONARDO DA VINCI E LA ROMAGNA
Il museo raccoglie copie anastatiche di antichi documenti e studi del grande artista e scienziato Leonardo da Vinci (1452-1519) che nel 1502 percorse la Romagna al seguito dell'esercito di Cesare Borgia. La raccolta è suddivisa in due sezioni, una scientifica ed una etnografica. La prima comprende manoscritti e disegni inerenti aspetti di fisica, meccanica ed idraulica; la seconda, studi sugli usi e costumi delle tradizioni romagnole di quel periodo storico. Alcuni disegni raffigurano le cosiddette "concavità", incavature coniche scavate nel terreno che servivano ai pastori per amplificare i suoni dei corni, potendo così comunicare a grandi distanze. Nel vicino Parco San Donato di Vignola sono state realizzate due concavità, grazie alle quali è possibile riascoltare suoni simili a quelli che Leonardo stesso udì oltre cinquecento anni fa nelle nostre terre. 

MONTETIFFI E MONTEGELLI
Edificata in pietra concia dai montetiffesi nell'XI secolo, l' Abbazia benedettina è un autentico gioiello di arte romanica. L'interno conserva opere d'arte di grande valore: affreschi di scuola riminese del Trecento, quadri, arredi sacri, epigrafi. Quello che resta del complesso conventuale adiacente all'abbazia è stato acquistato dal Comune di Sogliano, ristrutturato e trasformato in un museo dedicato al frate poeta Venanzio Reali. Questo singolare "artista della fede" è nato a Ville Montetiffi nel 1931 ed è scomparso a Bologna nel 1994. E' stato biblista, pittore, poeta, scultore. Il Museo "Agostino Venanzio Reali - Arte e poesia" ospita oltre cento opere (pitture, bozzetti, terrecotte) per la maggior parte a tema sacro.

Il masso su cui sorge Montetiffi degrada sino al Torrente Uso e un sentiero scavato nella roccia collega il borgo al corso d'acqua. Qui l'Uso ha angoli di rara bellezza: alberi secolari, essenze protette, piccole sorgenti, il letto di roccia eroso dal lavorio dell'acqua nel corso di milioni di anni, cascatelle, laghetti e le cosidette "marmitte dei giganti". In quest'area si trovano i ruderi di un antico mulino ed il neo-recuperato Ponte Romanico, strutturato ad arco a tutto sesto, punto antico di collegamento tra le alte terre di Romagna ed il Montefeltro. Il borgo deve la sua fama anche alla plurisecolare produzione di teglie per la cottura della piadina. Montetiffi è il paese delle teglie e dei tegliai, conosciuto in ogni angolo di Romagna. La famiglia Camilletti-Reali, il cui laboratorio si trova a Ville Montetiffi, continua l'arte di far teglie, usando ancora le tecniche ed i materiali tradizionali.

A Montegelli è possibile ammirare l'elegante Pieve di S. Stefano in Murulo, in stile romanico, visitabile su appuntamento (tel. 0541-940047). Ospita al suo interno interessanti opere di valore artistico e una riproduzione della grotta di Lourdes. Montegelli è però conosciuto soprattutto come il borgo dei profumi e dei sapori: in primavera si cammina fra i campi fioriti delle erbe officinali, in autunno si gustano savor, confetture, saba e mastlaz, curati seguendo antiche ricette.








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