Torna alla ricerca delle sagre!
FIUMALBO
Fiumalbo è fra tutti i paesi del Frignano quello che ha maggiormente conservato intatto il centro storico e le tradizioni tanto da essere inserito tra i “Borghi più belli d’Italia”.
Il nome deriva da “Flumen Album”, con un evidente rimando al fluire delle acque dei torrenti che racchiudono il paese. Se l’origine del paese è sconosciuta, si sa però che un primo nucleo abitativo era già presente nel 1038, anno in cui il marchese Bonifacio di Toscana, padre di Matilde di Canossa, donò al Vescovo di Modena la “Rocca che si chiama Fiumalbo”. Il comune conta circa 1.200 abitanti ed è famoso anche per una sua eccellenza gastronomica, il tipico “croccante”.
CAPANNE CELTICHE
Le Capanne Celtiche si presentano con la caratteristica struttura dei tetti “a scala” e sono situate nel borgo delle Valdare (6 km dal capoluogo). Tracce ben visibili del passaggio dei Celti si trovano anche a Doccia, ai piedi del Cimone.
CHIESA DI SAN BARTOLOMEO
Eretta alla fine del XII secolo, fu completata nel 1220. Dell’originaria restano le sculture del portale e del fonte battesimale. La chiesa nuova è stata edificata con i materiali della primitiva. L’interno è a tre navate, con colonne di arenaria e le arcate più antiche scolpite su capitelli toscani. Tra le opere pittoriche, ricordiamo la tavola cinquecentesca con Madonna e Santi attribuita al Saccaccino, e un’altra col Redentore di scuola toscana, dello stesso periodo. I due altari lignei sono secenteschi, mentre è del 1494 la croce in lamina di argento firmata dagli orafi modenesi Antonio e Jacopo da Porto, esposta in copia settecentesca al museo di arte sacra insieme ad altri arredi, paramenti e argenterie.
CHIESA DI SANTA CATERINA
La Chiesa di Santa Caterina da Siena custodisce una mostra permanente di arte sacra. Tra le opere di maggior pregio la Tavola di Sacaccino Sacaccini da Carpi “Madonna col Bambino in Trono”, i Santi Bartolomeo e Giovanni Battista della prima metà del XVI secolo e il dipinto dell’Ultima Cena della metà del 1500. All’interno delle bacheche di vetro sono stati collocati arredi sacri in metallo, altri oggetti e paramenti liturgici che documentano la tradizione religiosa del paese.
Il nome deriva da “Flumen Album”, con un evidente rimando al fluire delle acque dei torrenti che racchiudono il paese. Se l’origine del paese è sconosciuta, si sa però che un primo nucleo abitativo era già presente nel 1038, anno in cui il marchese Bonifacio di Toscana, padre di Matilde di Canossa, donò al Vescovo di Modena la “Rocca che si chiama Fiumalbo”. Il comune conta circa 1.200 abitanti ed è famoso anche per una sua eccellenza gastronomica, il tipico “croccante”.
CAPANNE CELTICHE
Le Capanne Celtiche si presentano con la caratteristica struttura dei tetti “a scala” e sono situate nel borgo delle Valdare (6 km dal capoluogo). Tracce ben visibili del passaggio dei Celti si trovano anche a Doccia, ai piedi del Cimone.
CHIESA DI SAN BARTOLOMEO
Eretta alla fine del XII secolo, fu completata nel 1220. Dell’originaria restano le sculture del portale e del fonte battesimale. La chiesa nuova è stata edificata con i materiali della primitiva. L’interno è a tre navate, con colonne di arenaria e le arcate più antiche scolpite su capitelli toscani. Tra le opere pittoriche, ricordiamo la tavola cinquecentesca con Madonna e Santi attribuita al Saccaccino, e un’altra col Redentore di scuola toscana, dello stesso periodo. I due altari lignei sono secenteschi, mentre è del 1494 la croce in lamina di argento firmata dagli orafi modenesi Antonio e Jacopo da Porto, esposta in copia settecentesca al museo di arte sacra insieme ad altri arredi, paramenti e argenterie.
CHIESA DI SANTA CATERINA
La Chiesa di Santa Caterina da Siena custodisce una mostra permanente di arte sacra. Tra le opere di maggior pregio la Tavola di Sacaccino Sacaccini da Carpi “Madonna col Bambino in Trono”, i Santi Bartolomeo e Giovanni Battista della prima metà del XVI secolo e il dipinto dell’Ultima Cena della metà del 1500. All’interno delle bacheche di vetro sono stati collocati arredi sacri in metallo, altri oggetti e paramenti liturgici che documentano la tradizione religiosa del paese.