NOCETO
Noceto è un comune in provincia di Parma di 13,060 abitanti. Centro agricolo industriale ai piedi dei colli parmensi, Noceto è delimitato ad ovest dal Torrente Parola che lo separa da Fidenza e Salsomaggiore Terme, ad est dal Fiume Taro che lo separa da Parma e Collecchio. Passando del piccolo centro è interessante visitare i resti originali della Rocca del XIII secolo, la Chiesa di San Martino e il Museo Ferdinando Libassi.
Pare che sia stata la grande abbondanza dei boschi di noci che sorgevano sul territorio a dare il nome a Noceto ed a fare fiorire una serie di leggende popolari che hanno spesso al centro il Nocino, lil liquore delle tradizioni più antiche che è diventato il protagonista di una manifestaizone che ha luogo l'ultima domenica di settembre.
Noceto è situato sulle pendici delle prime colline dell’Appennino parmense ed il suo territorio è in parte pianeggiante ed in parte costituito da vallate ed altopiani.
Le testimonianze iconografiche ci mostrano come Noceto, anticamente, apparisse come un antico borgo racchiuso fra le imponenti mura della Rocca: le abitazioni si stringevano le une alle altre e dal rione si apriva la porta castellana, che mediante un ponte levatoio faceva da collegamento fra la Chiesa e la campagna.
Nel corso dell’ultimo secolo il paese si è progressivamente allargato per strutturarsi come oggi appare: un centro di circa tredicimila abitanti ove – dal nucleo originario, ancora identificabile attorno alla Rocca ed alla Chiesa San Martino, sono sorti progressivamente quartieri che si estendono da ogni lato.
IL CASTELLO DELLA MUSICA
Il castello Rocca dei Sanvitale, ove si identificano la storia e le radici del paese, nel 23 dicembre 2005 è ufficialmente battezzato come il Castello della Musica. L'obiettivo è stato quello di “vivificare” il maniero che sovrasta la piazza del paese per renderlo il più possibile fruibile dai cittadini e farlo diventare un contenitore culturale animato di presenze, di contenuti e di eventi.
Dal parco si accede anche ai locali dell'ex biblioteca, oggi sala Gildo Mellini, sede dell'Associazione il Podio, che da venti anni offre una vasta piattaforma di corsi musicali. Salendo, mediante le scale o l'ascensore, arriviamo al cosiddetto “piano nobile” del fortilizio, quello decisamente più rappresentativo. Qui hanno sede due musei: il Museo della Liuteria ed il Museo del Disco che hanno ottenuto nel 2010 dalla regione Emilia Romagna la certificazione di Musei di Qualità. Proseguendo nella visita al castello si arriva alla sala Rossellini, che è stata trasformata in uno spazio attrezzato per videoconferenze e proiezioni di filmati. Tornando all’esterno, da piazza Garibaldi si può accedere direttamente ai locali sede della Pro Loco, che nei giorni delle manifestazioni diventano sede decentrata dell’ufficio del Turismo, normalmente ospitato nel Municipio.
Castello di Castelguelfo
Nell'abitato di Castelguelfo, lungo la via Emilia, sorge inoltre il notevole castello omonimo, costruito prima del XIII secolo; la fortezza appartenne a partire dal 1212 ai Fieschi, ma fu conquistata nel 1312 dai Rossi e l'anno seguente da Giberto III da Correggio, che la fecero abbattere; espugnata nel 1397 da Gian Galeazzo Visconti, fu affidata ai Pallavicino, che la ricostruirono; assoggettata da Ottobuono de' Terzi, passò poi a Alberto Scotti, a Niccolò III d'Este, ai Sanvitale per ritornare nuovamente a Rolando il Magnifico; nel secolo seguente fu incamerata dal Comune di Parma, indi pervenne ai duchi Farnese, che, trasformatala in residenza nobiliare, la assegnarono infine agli Scotti di Vigoleno; il maniero passò di mano molte altre volte e nel 1916 fu completamente ristrutturato dall'armatore Fasce, che apportò varie modifiche; oggi il grande castello e tutti gli edifici annessi appartengono alla famiglia Rovagnati.
CENTRO STORICO
Dove ora sorge lo storico Caffè Centrale di Piazza Garibaldi si trovava l’oratorio di San Bernardino, voluto dal conte Gilberto Sanvitale nella prima metà del 400, ed ora completamente distrutto. Purtroppo non sono pervenuti dipinti nè riproduzioni utili a testimoniarne la struttura. A fianco del Caffè Centrale, dove oggi si trova la Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza, aveva sede il Teatro Sociale, inaugurato nel 1896. Dal 1934 divenne sala cinematografica. Nel 1968 fu demolito per lasciar posto alla banca. Si è realizzata nel 2000 la generale riqualificazione del centro storico, che ha previsto il rifacimento di tutta la pavimentazione delle piazze e della impiantistica sottostante. Nel Centro storico si svolgono i mercati settimanalei del Lunedi e del giovedi
Uno dei prodotti tipici di Noceto è il Nocino, un liquore ricavato dalle noci. Una delle fonti pìu sicure circa le sue origini si hanno con la famiglia Cotti che risiedevano a Noceto da oltre 400 anni, producendo e tramandando la ricetta. Secondo la leggenda invece, la ricetta del liquore, di origine celtica, fu importata dalle Gallie dai romani. Una versione alternativa racconta di come gli stessi celti, che dimoravano nel nord Italia, diffusero il prodotto attraverso la coltura delle noci che dovevano essere raccolte all'alba del solstizio d'estate da una vergine a piedi nudi. Al giorno d'oggi il Nocino è considerato un prodotto tradizionale tipico dell'Emilia.