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PIANORO

PIANORO

Pianoro (17.461 abitanti) è il primo comune che si incontra risalendo la Futa, situato alle pendici del primo Appennino a nord-est di Bologna, ed è sede amministrativa dell’Unione Montana delle Valli Savena -Idice. Il suo territorio si estende lungo le vallate poste sul torrente Zena, che tocca il Parco Regionale dei Gessi Bolognesi e i Calanchi dell’Abbadessa, e il torrente Savena, sovrastato dalla Riserva del Contrafforte Pliocenico. Il toponimo di Pianoro trae origine dal re etrusco Ocno Bianoro, figlio di Tiberio I, re di Felsina. Il centro di Pianoro fu duramente colpito dagli eventi bellici, con circa il novanta per cento degli edifici storici e delle abitazioni rase al suolo. Nel Dopoguerra iniziò una grande opera di ricostruzione che ha dato origini a due distinti borghi: Pianoro Vecchio e Pianoro Nuovo. Il comune di Pianoro, di strategica importanza a ridosso della Linea Gotica, è stato insignito della Medaglia d’Oro al Merito Civile, per la fiera resistenza opposta dalle sue genti, coraggiosamente attive nella lotta partigiana. Il comune aderisce all’Associazione Naturale “Città del Vino” ed inoltre, nel 2009 un’indagine del settimanale Panorama ha piazzato Pianoro al 14º posto fra i 100 “Borghi più felici” d’Italia (primo fra i comuni della ex provincia di Bologna).

CHIESA DI S. GIACOMO MAGGIORE Dove oggi sorge la chiesa di S. Giacomo un tempo vi era un ospedale, l’antico Hospitale Sancti Jachobi de Planorio, che ospitava i pellegrini di passaggio, (di cui si ha notizia sin dal XII secolo), che divenne chiesa parrocchiale dopo  il 1460. La chiesa di S. Giacomo Maggiore a Pianoro Vecchio, quasi al termine dell’abitato,  venne costruita nel 1420. Preceduta da un breve sagrato in porfido, presenta una facciata a capanna con finestra rettangolare al centro e paraste laterali. Alla base si apre un portico tripartito, con arco al centro e architravi ai lati. Sul lato sinistro si erge la torre campanaria. I diversi rifacimenti, successivi alla ricostruzione postbellica, hanno creato evidenti incongruenze stilistiche sia all’esterno che all’interno dell’edificio. La pianta ad aula, con due altari laterali per lato, è conclusa da abside semicircolare. Un soffitto piano copre la navata centrale, mentre il presbiterio è coperto da una cupola semisferica.

TORRE LUPARI La Torre dei Lupari, antico e notevole fortilizio, si trova fra Pianoro Vecchio e Pianoro Nuovo. Fonti storiche riferiscono l’esistenza della costruzione fin dal secolo XII; gli edifici adiacenti sono invece di poco posteriori. Il complesso risulta essere un buon esempio di opera in stile romanico alla cui costruzione presero parte i Maestri Comacini. La bertesca sulla porta di accesso potrebbe essere stato un elemento funzionale alla difesa in un edificio abitativo o adibito all’alloggio periodico di signori locali. Fu probabilmente la famiglia Lupari, oggi estinta, a costruire il fabbricato quattrocentesco dotato di portico e loggiato superiore. Di questa addizione, la parte che presenta il loggiato, collegata direttamente alla torre e caratterizzata da colonne piuttosto tozze con capitelli a foglie uncinate, sarebbe dell’inizio del XV secolo, mentre l’ala del portico sorretto da colonne ottagonali e capitelli più elaborati è probabilmente della fine dello stesso secolo. All’interno della torre si sviluppa una scala a chiocciola alla quale si accede attraverso una più piccola torre cilindrica, che ha molti punti in comune con quella della rocca di Brisighella. Dopo aver subito significativi danni in seguito agli eventi bellici, alcune parti furono ricostruite. E’ andato invece completamente perduto l’oratorio della prima metà del XIX secolo.

BORGO DI LIVERGNANO Livergnano ricorda nel nome il fondo rustico che i Romani vi impiantarono nel processo di colonizzazione capillare della valle dei Savena. Questo borgo ha la particolarità di possedere una serie di case incastonate profondamente nella roccia e delle quali, in pratica, sporge unicamente la facciata. Crocevia fondamentale nel passaggio fra basso ed alto Appennino, fu teatro di violenti scontri durante la Seconda Guerra Mondiale; di qui , infatti, passava una delle linee principali della Linea Gotica. A due chilometri da Livergnano si trova Ca’ di Bortignano, edificio rurale a torre di origine duecentesca, originariamente un romitorio con fortificazioni.

CASTELLO DI ZENA Il castello di Zena sorge alle falde del Monte delle Formiche e le sue origini si perdono negli ultimi secoli prima del Mille. Situato su di un piccolo terrazzamento di arenarie plioceniche, era anticamente  ricordato come Castrum Genae. Si sviluppò come borgo fortificato all’interno dei possedimenti di Matilde di Canossa, già citato nelle fonti (1127). L’originaria funzione difensiva del castello è testimoniata da alcuni elementi architettonici che lo compongono, come le torri, la sala d’armi o le cisterne, ma il complesso era anche un  punto di riferimento “civile”  per la comunità, vista la presenza della ghiacciaia sotterranea e dei forni vicini alla legnaia. Nell’avvicendarsi dei numerosi proprietari, la funzione difensiva del castello fu progressivamente abbandonata in favore di quella residenziale. Alla fine dell’ Ottocento l’edificio versava in condizioni precarie e fu necessario un intervento di ristrutturazione che ha rielaborato  le merlature e i decori in cotto. Durante la seconda guerra mondiale fu sede di un commando tedesco e di una prigione e venne più volte bombardato. Le scritte che i prigionieri di guerra incisero sui muri sono tuttora presenti. Un altro segno della guerra è il cunicolo scavato dagli abitanti del luogo alla base della torre angolare usato come rifugio antiaereo. Nei pressi della cinta muraria si trova la Torre dell’Erede, eretta attorno al Duecento, con funzione di vedetta del castello. Inglobati nelle mura ci sono tracce di pietra raffiguranti esseri umani ed animali. Il coronamento ligneo della sommità della torre, simile a quelli che c’erano anticamente sulle torri, è stato costruito ex-novo in epoca recente. Le altre costruzioni del borgo vennero aggiunte o rifatte nel Cinquecento.


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