VARESE
Varese è un comune italiano di 80 545 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Lombardia. Il caratteristico appellativo di Città giardino deriva dai numerosi parchi e giardini che si trovano nell'ambito del comune, in gran parte pertinenze di ville ivi edificate tra il XVIII secolo e l'inizio del XX secolo, prima da famiglie di nobili e più recentemente da industriali e rappresentanti dell'alta borghesia, originari soprattutto di Milano. Varese fa parte della Regione Agraria n° 4 - Colline di Varese, del Parco regionale Campo dei Fiori, e della Rete delle Città Strategiche (RECS). Gli abitanti della città sono chiamati Varesini, mentre gli abitanti dell'hinterland sono detti Varesotti.
SACRO MONTE DI VARESE ll Sacro Monte è da poco divenuto Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO. Vanta una storia che dura ormai da molti secoli. Prima di essere luogo di culto, i primi ritrovamenti narrano che questa collina, adagiata ai pressi del massiccio del Campo dei Fiori, era utilizzata come una sorta di fortezza per difendersi dai paesi vicini. Per avere poi una data precisa, bisogna tornare indietro nel tempo di molti secoli, precisamente nell'anno 400; una leggenda narra infatti che Sant'Ambrogio fece erigere una piccola chiesa da utilizzare come luogo di culto. La storia del Sacro Monte, dopo queste poche informazioni giunge agli inizi del Medioevo, ove divenne un luogo fondamentale per la lotta tra l'Impero e il Papato nel Nord dell'Italia. Trascorsi poi anche gli anni medievali e dopo un periodo di trascuratezza, giungiamo al 1400, dove questa piccola montagna subisce una "rivoluzione", che la renderà poi famosa: è di questi anni infatti l'arrivo di numerosi pellegrini in visita e di personaggi all'epoca importanti, che causano un lento ma graduale sviluppo. E' del 1600 poi la realizzazione della via Sacra. Il Santuario venne realizzato intorno all'anno 1000, e venne ristrutturato nel 1800 in stile Barocco. Il piccolo borgo, nei primi anni del 1800, vide aumentare il numero di abitazioni grazie allo sviluppo avuto in quegli anni. Ma l'ultimo vero impulso dato al Sacro Monte (dopo la realizzazione delle Cappelle), fu il collegamento con il centro cittadino tramite l'allora innovativa funicolare e il tram: tale mezzo di trasporto infatti consentì a numerosi turisti soprattutto milanesi di giungere più facilmente in vetta. Dopo la Seconda Guerra Mondiale il trasporto pubblico venne poi garantito dagli autobus, fino al 2000 dove venne riaperta la Funicolare. E' da ricordare nel 1984 la visita del Santo Padre Giovanni Paolo II.
VILLA MENAFOGLIO LITTA PANZA Villa Menafoglio Litta Panza, più semplicemente conosciuta come villa Panza, si trova a Biumo Superiore, una frazione di Varese. Venne edificata a partire dal 1748 per volere del marchese Menafoglio e nel 1823 venne venduta al duca Pompeo Litta Visconti Arese. Negli anni successivi furono unificati villa e rustici confinanti e vennero affidati all'architetto Luigi Canonica, in epoca dal gusto neoclassico, lavori di ampliamento. Uno spendido giardino all'italiana fa da cornice alla villa. Importante è la collezione di arte contemporanea creata a partire dagli anni '50 dal conte di Biumo Giuseppe Panza, esposta oggi nei vari saloni della villa assieme a ricchi arredi d'epoca e a una raccolta di arte africana e precolombiana. Nella villa sono presenti notevoli esempi di arte ambientale realizzate da celebri artisti contemporanei di Giuseppe Panza nel corso dei loro soggiorni a Biumo. Rustici e scuderie infatti sono state adattate alla fine degli anni '60 per ospitare le opere di James Turrel, Maria Nordman e Robert Irwin e Dan Flavin. Villa Panza oggi appartiene al Fai, il Fondo Ambiente Italiano, che l'ha avuta in donazione nel 1996 dal conte Giuseppe Panza. Dopo importanti lavori di ristrutturazione e consolidamento è oggi visitabile a pagamento; non mancano, mostre estemporanee con artisti di fama internazionale.
PALAZZO ESTENSE ll Palazzo Estense fu costruito tra il 1766 e il 1771 da Giuseppe Bianchi, come ampliamento del preesistente Palazzo Orrigoni e fu residenza di Francesco III d'Este nel periodo della sua Signoria. Grazie a Palazzo Estense, sede del Comune di Varese dal 1882, e alle numerose ville settecentesche, tutte con splendidi giardini all'italiana, Varese fu definita "la piccola Versailles di Milano".
CASA MUSEO LODOVICO POGLIAGHI La Casa Museo Lodovico Pogliaghi è un museo situato al termine del viale delle Cappelle del Sacro Monte di Varese. Lavorando al restauro delle cappelle del Sacro Monte di Varese, Lodovico Pogliaghi (Milano 1857 – Varese 1950) rimase stregato dalla tranquillità e dalla bellezza di questi luoghi. A partire dal 1885 decise di acquistare vari terreni attigui sui quali iniziò a costruire la villa alla quale lavorò quotidianamente e alacremente fino alla morte. Concepì l’abitazione come un laboratorio-museo dedicato al ritiro, allo studio e all’esposizione del frutto della sua passione collezionistica. L’edificio, progettato dallo stesso Pogliaghi, riflette il gusto ecclettico dell’epoca e l’interesse del proprietario verso tutte le forme d’arte. La collezione di Lodovico Pogliaghi comprende preziosi reperti archeologici, pitture e sculture databili tra il Rinascimento e l’epoca barocca, una ricca collezione di tessuti antichi europei e asiatici, pregiati arredi storici, curiosità e oggetti bizzarri da tutto il mondo. Pittore, scultore, architetto e scenografo, si applicò con grande finezza ed eleganza anche alla grafica, alla glittica, all’oreficeria e all’arte vetraria, lavorando per committenze di grande importanza. Parte della collezione, esposta con un allestimento museale, è visibile negli ambienti, restaurati e nuovamente allestiti nel 2005, del Rustico della Casa Museo Lodovico Pogliaghi. In totale la casa museo ospita più di 1500 opere tra dipinti, sculture e arti applicate e circa 580 oggetti archeologici. La villa, oggi di proprietà della Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano, è stata aperta come museo dal 1974 e sino agli anni ‘90 del Novecento e ha riaperto al pubblico nel maggio del 2014.