Gnocco fritto

- PER L'IMPASTO
- 500 g di farina 0
- 250-260 ml di acqua frizzante
- 30 g di strutto
- 1/2 cucchiaino di bicarbonato
- sale
- PER FRIGGERE
- strutto oppure olio di semi di girasole
Il gnocco fritto è una squisita specialità emiliana, in particolar modo delle province di Modena e Reggio Emilia. Un semplice impasto, a base di acqua e farina, si trasforma in quello che è un vero e proprio caposaldo della gastronomia locale; si consuma in ogni occasione accompagnato da salumi e formaggi. Come antipasto, aperitivo o spuntino il gnocco fritto si gusta con Lambrusco e si condivide a tavola.
Nel modenese ancora vige la colazione con il gnocco fritto, appena fatto e fumante ma anche avanzato dalla sera prima, insieme al caffelatte.
Nella ricetta tradizionale del gnocco fritto non è previsto alcun tipo di agente lievitante: la presenza dell'acqua gasata fa sì che si compia una sorta di lievitazione naturale. In questo modo le losanghe di pasta si gonfiano in frittura e si trasformano in una delizia dorata e morbida, seppur croccantina al primo morso. Se volete provare a cimentarvi con la tradizione omettete il bicarbonato e fate riposare l'impasto per 2-3 ore avvolto in un canovaccio, riprendendolo per rimpastarlo brevemente ogni 30 minuti circa.
Su una cosa però i puristi non transigono: il gnocco fritto si frigge nello strutto che assicura il giusto punto di fumo, il sapore e la fragranza. Vegetariani e salutisti potranno ripiegare sull'olio d'oliva e sul Gnocco fritto light.
Di gnocco fritto, rigorosamente preceduto dall'articolo "il", si parla già in un trattato sulla cucina del '600. Del resto nella cucina tipica dell'Emilia Romagna sono moltissimi i cugini del gnocco fritto: la torta fritta a Parma, le crescentine a Bologna, i chisolini a Piacenza e i pinzini a Ferrara.
Aggiungi questo evento al tuo calendario!

