Passatelli ravennati

I passatelli sono una delle più classiche minestre della Romagna, solitamente cucinate durante i giorni di festa. Questo piatto è citato nel ricettario dell'Artusi, e sembra discendere dalla "tardura", una minestra di uova, formaggio e pangrattato ricordata da Michele Placucci, tradizionalmente servita alle donne aventi da poco partorito. Solitamente sono consumati con brodo di carne o di pesce.

Nascono da un impasto di uova, formaggio, pane raffermo grattugiato, noce moscata, e in seguito schiacciati con un attrezzo particolare “il ferro da passatelli”, difficilmente reperibile al di fuori della Romagna. In alternativa è possibile utilizzare, ottenendo buoni risultati, uno schiacciapatate a fori grossi.

Ingredienti per 6 persone

• 150 gr. di pangrattato (attenzione che sia pangrattato di pane non condito);
• 150 gr. di parmigiano;
• 4 uova;
• noce moscata;
• brodo di carne per cuocerli.

Preparazione

In un recipiente impastare assieme il pane grattugiato con il parmigiano, le uova e la noce moscata, facendo attenzione alla consistenza dell'impasto che deve risultare compatto (né troppo morbido nè troppo duro). Schiacciate l’impasto ottenuto attraverso o il “ferro tradizionale per passatelli” (costituito da una lamiera circolare forata e dotata di due manici) o uno schiacciapatate a fori grossi.
Tagliate i passatelli a una lunghezza variabile tra i 4 e i 8 cm e in seguito allineateli su di un vassoio di carta.
È importante non far cadere i passatelli direttamente nel brodo bollente per evitare che si sciolgano e a tal proposito un trucco è quello di aggiungere all’impasto un paio di cucchiai di farina.
Cuoceteli nel brodo bollente e non appena iniziano ad affiorare impiattate e servite immediatamente.

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